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Pattinaggio: Kostner, il sogno si è avverato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eh sì, questa volta Carolina Kostner ce l’ha fatta: la medaglia di bronzo è sua al termine di un libero splendido, per alcuni versi ancora migliore rispetto a quello eseguito dalla russa Adelina Sotnikova che, senza ovviamente alcuna responsabilità, ha preso il posto della star koreana Kim che la giuria ha volutoretrocedere al secondo posto. Intendiamoci, la Sotnikova è una meraviglia vederla pattinare, ma la koreana ha un passo in piu. Dalla sua c’è un triplo luitz in più per Adelina, quindi il valore tecnico è forse maggiore, ma l’esecuzione non è nemmeno paragobabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Ma siamo un Russia… Il pubblico avrebbe capito e applaudito comunque un podio di atlete straordinarie. E’ giusto invece il bronzo di Carolina, terza ieri negli obbligatori, quarta oggi, ma dal totale migliore rispetto all’americana Gracie Gold, quarta e dalla giovanissima russa Yulia Lipnitskaya, quinta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il settore del pattinaggio artistico parlerà a lungo di questo epilogo, ma rimarrà una polemica interna ed eterna, come spesso capita quando il risultato è nelle mani di una giuria. Quella giuria che ha voluto premiare Carolina Kostner, sulla cui bacheca mancava soltanto un oro olimpico. Metterà questo bronzo di fianco alle 5 mdegalie vinte ai Mondiali (1 oro, 2 argenti e 2 bronzi) e alle 9 conquistate agli Europei (5 ori, 2 argenti e 1 bronzo). Infine, applausi anche per Valentina Marchei, che rispetto all’esibizione di ieri ha recuperato una posizione concludendo all’undicesimo posto (decima oggi)
Questa è l’ottava medaglia italiana a Sochi, cinque vengono dal ghiaccio (Zoeggeler, Fontana, Staffetta short Track e Kostner), tre dalla neve (Innerhofer e staffetta mista Biathlon). C’è ancora la possibilità di pareggiare il conto!

 

Place

Start Number

Country

Name

Short program

  1. Place
    Points

Free program

  1. Place
    Points

Total Score

 

1

21

RUS

Adelina SOTNIKOVA

2

7.464

1

14.995

22.459

 

2

24

KOR

Yuna KIM

1

7.492

2

14.419

21.911

 

3

20

ITA

Carolina KOSTNER

3

7.412

4

14.261

21.673

 

4

22

USA

Gracie GOLD

4

6.863

5

13.690

20.553

 

5

19

RUS

Yulia LIPNITSKAYA

5

6.523

6

13.534

20.057

 

6

12

JPN

Mao ASADA

16

5.551

3

14.271

19.822

 

7

23

USA

Ashley WAGNER

6

6.521

7

12.799

19.320

 

8

15

JPN

Akiko SUZUKI

8

6.097

8

12.535

18.632

 

9

17

USA

Polina EDMUNDS

7

6.104

9

12.221

18.325

 

10

14

FRA

Mae Berenice MEITE

9

5.863

11

11.590

17.453

 

11

16

ITA

Valentina MARCHEI

12

5.702

10

11.631

17.333

 

12

10

JPN

Kanako MURAKAMI

15

5.560

12

11.538

17.098

 

13

7

CAN

Kaetlyn OSMOND

13

5.618

13

11.280

16.898

 

14

13

CHN

Zijun LI

11

5.755

14

11.075

16.830

 

15

11

CHN

Kexin ZHANG

14

5.580

15

9.841

15.421

 

16

9

KOR

Haejin KIM

18

5.437

17

9.511

14.948

 

17

3

CAN

Gabrielle DALEMAN

19

5.261

16

9.583

14.844

 

18

18

GER

Nathalie WEINZIERL

10

5.763

21

8.973

14.736

 

19

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi.

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