Gare

Prova Beaver Creek, Alexander davanti a tutti. Svizzeri compatti, Schieder c’è!

Nevica leggero, visibilità a tratti incerta, pista viva: la seconda prova della discesa di Beaver Creek ha confermato che la Birds of Prey non regala una lettura semplice. Però i valori, oggi, hanno iniziato a prendere forma.

Il miglior tempo lo firma il cannadese Cameron Alexander (1:34.63), partito forte e arrivato ancora più forte: seconda velocità nel primo settore, quinto nel secondo, poi sempre in controllo. Una prova pulita, senza sbavature, soprattutto con un finale da vero discesista.

Alle sue spalle sale Alexis Monney (+0.16): ieri già in crescita, oggi ancora più solido. Brilla in particolare nel quarto settore, dove fa segnare il miglior tempo assoluto. Terzo è Stefan Rogentin (+0.25), costante nei primi tre settori e perfettamente dentro il blocco svizzero, oggi davvero compatto.

Tra i big, Kriechmayr è subito lì (+0.27): difficoltà iniziale (+0.64 nel primo settore), ma poi la solita lettura perfetta della parte mossa di Beaver Creek. Subito dietro, a +0.74, Florian Schieder, ancora una volta dominante nel terzo settore: -0.09, miglior parziale come ieri. Ormai non è una coincidenza: è un marchio.

Odermatt chiude sesto (+0.75), preciso più che aggressivo: brillante nel secondo settore (-0.18), ma meno incisivo nel quarto e quinto tratto.

Tra i norvegesi, giornata a due velocità: Kilde arriva a +1.20, costruendo una prova più pulita di ieri ma ancora non da Kilde. Il migliore dei vichinghi resta Adrian Smiseth Sejersted (+0.81), primo settore addirittura da migliore in pista (-0.08), poi più sporco sul ripido finale.

Gli italiani

La buona notizia, Schiedere a parte, arriva da Mattia Casse: +1.29, ma il dato vero è l’ultimo settore, dove fa segnare il miglior tempo di giornata. Nei primi metri perde quasi un secondo (+0.96), poi cambia marcia e nel finale vola. Indicazione forte per la gara.

Giornata più complessa per Dominik Paris (+1.79): molto lento nel primo settore (+1.36) — ieri era andata molto meglio — ma dalla metà in giù torna Paris vero: secondo miglior tempo nel quarto settore (-0.15) e ottimo anche nel terzo (-0.03). Nel complesso migliora di mezzo secondo rispetto alla prima prova nella parte centrale del tracciato, segno che il feeling con la neve sta aumentando.

Innerhofer chiude 32° (+2.73), con un buon secondo e terzo settore ma ancora troppo distacco nelle zone d’ingresso e di uscita. Nicolò Molteni e Banjamin Alliod navigano appena sotto ai 3 secondi, in difficoltà sia Franzoni (+4″71) che Perathoner (+4″09) e Abbruzzese. Giulio Bosca ha preferito non partire come Meillard e Vogt.

Gli altri movimenti
Da notare anche la prova dìell’austriaco Eichberger (+0.83), molto vicino al gruppo dei migliori, e quella di Ryan Cochran-Siegle, due settori finali da top 5.

In crescita anche Lehto (+2.48), molto efficace nel quarto e quinto settore, e Monsen, continuo lungo tutta la pista.

La classifica della IIa prova

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment