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Roccaraso2012. Domani discesa libera femminile

 Prima nella parte alta, poi in quella centrale: il giochino della nebbia “ora c’è, ora non c’è” ha iniziato alle 8 e 30 per concludersi a mezzogiorno, momento in cui Janez Flerè, responsabile Fis del settore femminile, ha alzato bandiera bianca rimandando tutto a domani. Tutto significa dar vita a un’unica prova cronometrata a partire dalle 8,15 e proseguire alle 9,45 con la discesa libera femminile ufficiale. Al via poco più di 50 atlete. Le atlete dei paesi meno alpini infatti, considerata la difficoltà del percorso, hanno preferito lasciar perdere. Il detto “L’importante è partecipare” a volte deve sapersi confrontare con le capacità tecniche e in questo caso molte ragazzine non hanno mai affrontato una libera.

La formazione azzurra è composta da Ida Giardini, Alessia Medetti, Karoline Pichler, Federica Sosio e Jessica Mazzocco. Tra le favorite, dopo aver visto le gare precedenti, impossibile non inserire le norvegesi Mowinckel e Winquist, poi sicuramente le elvetiche Corinne Suter (quarta per 1 centesimo in superG) e soprattutto Joana Haehlen, argento. Le francesi non sono mai da sottovalutare, in particolare “l’etoile” Estelle Piccard, figlia d’arte, Baud e Marchand, mentre le americane Ryan e Ghent potrebbero rappresentare la sorpresa del giorno.

In virtù del doppio programma non si può evitare di considerare la doppia fatica della giornata. Sarà una gara di resistenza perché affrontare la Direttissima con neve dura due volte nel giro di due ore non è una passeggiata.

Si potrebbe scommettere su un piazzamento nelle dieci di Karoline Pichler? Heini Pfitscher ci pensa un attimo: “Perché no, ma vedo bene anche Alessia Medetti e anche le altre perché stanno sciando abbastanza concentrate e vogliose di lasciare un ricordo sulle nevi di Roccaraso”. Poi la stanchezza potrebbe giocare un ruolo importante in gara. In questo senso le nostre ragazze sono preparate molto bene

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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