La pista di gara dello slalom speciale maschile non sarà la Gran Pista impiegata per lo slalom femminile, ma un pendio poco distante, quindi sempre a Pizzalto. Oggi le squadre l’hanno vista ma senza poter raccogliere particolari impressioni perché il brutto tempo ha colpito anche questa ski area. In virtù delle informazioni acquisite, Matteo Joris ha disegnato questo punto tecnico.
Giordano Ronci (Pettorale 17)
Più il tempo è brutto, meglio va. E’ abituato a situazioni di neve un po’ particolari. Spero abbia superato l’imbarazzo patito in gigante. Era duro come il marmo nella prima manche perché ha sentito troppa pressione dei media attorno a lui. Oggi in allenamento l’ho visto bene e se reagirà così anche domani potrebbe dire la sua. Bisognerà poi vedere come saranno i tracciati. In condizioni di pista liscia e percorsi altamente tecnici potrebbe venir fuori il suo difetto di schiacciarsi un po’ troppo, situazione che lo porta ad allungare eccessivamente la curva
Alex Zingerle (Pettorale 43)
Spero abbia superato la delusione della sua gara, lo slalom gigante. Ci teneva tanto e non l’ha ancora digerita. Domani dovrà tirare fuori tutta la grinta che ha dimenticando il gigante. Dal punto di vista tecnico ogni tanto perde un po’ il piede soprattutto nei cambi di ritmo e sulle porte molto ravvicinate, sui 10 metri.
Matteo De Vettori (pettorale 32)
Sulla nuova pista, meno ripida della Gran Pista, potrebbe essere la sorpresa della giornata. Se sui muri si trova in difficoltà, sul piano è un vero fenomeno, oserei dire che è uno dei migliori al mondo. Ricordo alcuni slalom Fis disputati a Davos, a Bormio, ma anche negli skidome, su piste piane: ebbene, non ha avuto rivali.
Guglielmo Bosca (Pettorale 49)
Ha disputato finora un’ottima stagione ed è stato il migliore dei nostri in gigante. Lo conosco bene perché l’ho allenato per due anni in Comitato (Asiva) e so che in slalom è un po’ più indietro rispetto al gigante. Ha questa curva lunga che deve cercare di accorciare. Stenta a volte ad adattarsi ai cambi di ritmo, ma credo abbia nelle gambe la stoffa dello slalomista.
Stefano Baruffaldi (pettorale 44)
"Baruffa" è messo bene in combinata. Dopo discesa e gigante è quinto, ma lo svizzero Mani non ci sarà, pertanto deve scalare solo una posizione per andare in medaglia. Tuttavia spero non pensi troppo alla combinata e che affronti lo slalom senza troppi grilli per la testa. Dal punto di vista tecnico è l’esatto contrario di Ronci: sui terrei duri, lisci e altamente tecnici va molto bene, mentre se le condizioni di neve e di tempo sono al limite non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale. In questi casi si mette in curva un po’ troppo presto rischiando eccessivamente. Domani dovrà rischiare e cambiare atteggiamento. E credere più in se stesso senza accontentarsi di quello che potrà arrivare
Emanuele Buzzi (pettorale 74)
Tecnicamente è un po’ più indietro degli altri anche se qualche anno fa era più slalomista che altro. Quest’anno è andato più forte in discesa, superG e gigante, ma ha cambiato materiali e tra i rapid gates deve trovare ancora il passo giusto. Anche a lui, come a Giordano, le condizioni limite non danno fastidio, ma è un 94 quindi ancora molto giovane ed è qui per fare esperienza.
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