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SCHLADMING 2013: oro alla Maze nel SuperG delle polemiche

“Ho sciato molto forte specie in fondo quando le gambe bruciavano, sono molto contenta sia per come sto sciando che per i risultati già ottenuti che mi tolgono pressione” parole di Tina Maze che ha vinto il SuperG di apertura dei mondiali al termine di una giornata condizionata da molti fattori che hanno riacceso antiche polemiche. Le atlete, dopo la ricognizione, hanno dovuto attendere per diverse ore con continui rinvii, ogni volta di 15 minuti, in attesa che la nebbia si alzasse. Molto le stress accumulato ma anche una neve che si è modificata diventando pericolosa, a detta di molti addetti ai lavori presenti al parterre.

La gara è iniziata solamente alle 14:30 e gli organizzatori sono stati costretti a far partire le atlete con solo un minuto e mezzo di differenza, penalizzando fortemente lo spettacolo, a causa dell’incombenza dell’oscurità.

Dopo otto atlete scese in pista un incidente, apparentemente banale, occorso a un lisciatore ha costretto all’interruzione della gara e l’intervento dell’elicottero. Alla ripresa è toccato alla nostra Elena Curtoni che ha pagato anche le continue interruzioni. “Il manto ha mollato e le condizioni non erano certo delle migliori – ha detto la giovane valtellinese – però dobbiamo sempre essere pronte nonostante i ritardi e le interruzioni”. Chi ne ha pagato pesantemente le conseguenze è stata una delle protagoniste assolute, Lindsey Vonn. All’americana è affondato lo sci destro nella neve marcia di una rotaia e la caduta è fatale. Ginocchio infortunato e mondiali finiti (e speriamo solo quelli) per la campionessa portata via in elicottero.

Lara Gut è arrivata al secondo posto (terza medaglia d’argento al mondiale), dove c’è da rischiare e dare a tutta lei non si tira mai indietro: “Dove è caduta la Vonn la neve era molto rovinata e piena di buchi, io non sono bravissima sulla neve molle e ho provato a spingere al massimo non appena sentivo duro”. Alle sue spalle Julia Mancuso che si è presa molti rischi raccogliendone i frutti.

Tra le atlete che hanno mostrato la maggior grinta la nostra Sofia Goggia. La bergamasca, all’esordio mondiale e entrata all’ultimo ha ripagato a fiducia. Classe 92 ha unito aggressività a precisione nella sua discesa rimanendo fuori dal podio per soli 5 centesimi. Bene tra le azzurre anche Daniela Merighetti al settimo posto a 93 centesimi. “La schiena è andata bene per merito delle terapie ma penso che la gara non dovesse venire disputata, questo nonostante il risultato che mi lascia soddisfatta. Ora aspettiamo la libera di domenica” ha detto la Merighetti al termine della gara. Sconsolata Nadia Fanchini che non riesce ancora a essere competitiva come vorrebbe, tornare tra le protagoniste non è semplice. Fuori anche molte altre favorite, dalla Fenniger alla Riesch.
Calano le luci al termine di questa prima giornata in un mix di emozioni contrastanti che vanno dalla gioia dei vincitori alle delusioni e polemiche per una gara che forse non doveva partire come scrive Blardone sul suo profilo facebook: “Che vergogna, ma quando la smetteranno di fare partire le gare di sci alle 3 di pomeriggio dopo tutta quell’attesa ?? Mi chiedo , ma com’è possibile non tenere in considerazione la sicurezza degli atleti addirittura fino a questo livello ?? fossi in lindsey prenderei un bello studio legale e poi mi divertirei io…”

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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