Una notizia bella e tre brutta. Quella bella: la pista del gigante mondiale è spettacolare, difficile, ripida, durissima… La francese Tessa Worley se l’è mangiata con la sua nota aggressività unita a una dinamicità esemplare. E’ stata l’unica a capire il tracciato alla perfezione. Le si è avvicinata solo l’austriaca Kathrin Zettel, che ama il ghiaccio vivo, ma rimane a 52/100, meglio di Anna Fenninger, terza a 85/100 Ma è un bronzo a rischio, perché subito dietro c’è Tina Maze, quarta a 1 e 09, mentre la Shiffrin scala a 1 e 65 appaiata al quinto posto con la svedese Hansdotter. Per trovare Gut e Rebensburg bisogna scendere al decimo e undicesimo posto ma oltre a due secondi dal tempo di Tessa Worley.(Prima notizia brutta) A 2"10 la prima Azzurra: Irene Curtoni, manco a dirlo, ma pasticciona su quasi tutto il percorso: "Sembravo uno stambecco tanto saltavo" ha detto ai microfoni Rai. (Seconda notizia brutta): Non è riuscita invece a rimanere nel percorso Nadia Fanchini poiché un piccolo dossetto le ha fatto incrociare le punte proprio nel momento di cambio peso. peccato perché a metà gara era sui tempi della Fenninger. Di sicuro non si è risparmiata per nulla. Denise Karbon è semi uscita alla seconda porta e nell’ultima parte di gara e questo spiega il ritardo di 4"67. Nessun grave errore invece, per Manuela Moelgg, sedicesima a 2"57, ma più di così oggi non riesce a esprimere. La terza brutta notizia è la scelta della Fis di far partire le atlete dal 15 in poi, ogni 40 secondi per non perdere troppo tempo considerate le 139 atlete iscritte. Questo ha praticamente cancellato la trasmissione TV, perché ogni atleta è andata in onda nei prini 5 e negli ultimi 10 secondi di gara. Una pena assoluta e mai vista finora! Ma in Austria tutto si può. Anzi, tutti in ginocchio, decide la Nazione regina, con l’approvazione Fis
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