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Schladming: Ted li ha fatti a stelle e strisce

 Mente libera, come al solito, sciolto come un ghiacciolo al sole, perché sa che se non dovesse andare non accade assolutamente nulla. Dopo l’ìoro in superG Ted Ligety conquista anche la super combinata e il "suo" gigante deve ancora arrivare! L’ero di Schladming per il momento è lui. Ivica Kostelic non ci ha nemmeno provare, ma forse, ha lottato più per vincere l’oro, per conquistare una medaglia, che proprio in superK gli mancava. Se scierà così nello slalom ufficiale non arriverà nemmeno nei 15. Un argento che sa un poco di Italia perché il suo allenatore della discesa si chiama kristian Ghedina! Ivica ha avuto comunque ragione. Per un attimo il finlandese Romar ha cullato il sogno del bronzo, ma poi è sceso l’austriaco Baumann, vincitore della discesa e gli ha sottratto da sotto il naso il terzo posto, per altro meritatissimo. Perché quando un discesista puro scia in questo modo un alloro lo merita ecome. E’ la prima medaglia maschile per l’Austria e il pubblico della Planai è esploso di felicità. Ci han provato Paris, ma sul muro finale ha grattato troppo pur di rimanere dentro il tracciato e il nono posto non vale nulla se non per raccogliere l’applauso al traguardo di un pubblico fantastico. Innerhofer non ha potuto vivere questa soddisfazione perché ha inforcato poco dopo la partenza, più o meno come Marsaglia, l’uomo che forse era più acreditato tra gli azzurri per portare a casa qualcosa di buono. Pazienza. Lo spettacolo cìè comunque stato. Alexis Pinturault si dannerà l’anima perché la sua manche tra i rapid gates è stata la migliore nettamente e a vederlo ci si poteva leccare i baffi, grazie anche a un tracciato per lui ideale disegnato dal suo allenatore. Ma la sua prova in discesa è stata un disastro così… Tra i pretendenti al podio ci stava anche Svindal, ma anche lui non ha saputo evitare di inforcare, dimostrando un’azione molto legnosa. Onori e gloria a Ted Ligety dunque, al suo secondo oro. A stelle e strisce!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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