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Sci alpinismo: il Mezzalama nella Grande Course

La XXI edizione del Trofeo Mezzalama gara è stata inserita nel circuito La Grande Course. La “Maratona dei Ghiacciai”, in ogni sua edizione, ha sempre presentato delle novità o degli aggiustamenti che lo hanno reso una competizione saldamente legata alle proprie origini, ma al tempo stesso un evento agonistico moderno, al passo con i tempi. Anticipando in alcuni casi quelli che sarebbero divenuti elementi fondamentali dello scialpinismo moderno.
Un “modus operandi” che rappresenta la perfetta unione tra sicurezza, rispetto e fascino verso un ambiente di alta montagna che non lascia margini d’errore.

Luca Bieler, presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama, nel suo discorso, dopo aver salutato e ringraziato tutti i presenti, le istituzioni e gli sponsor ha detto: «la storia del Trofeo Mezzalama si ripete, continua nel suo percorso e forse, a pensarci bene, la parola chiave che dà il senso a questo incontro e più in generale a quello che quotidianamente facciamo è: “Percorso”.
Mi riferisco al meraviglioso percorso di gara. Penso però anche al “percorso” iniziato nel 1933 con un’idea per quei tempi geniale e avveniristica, ripetutasi con successo negli anni 70. Ma è finalmente dal 1997 che il Mezzalama ha proseguito quel “percorso” con continuità, diventando, per le scelte, sempre lungimiranti, talvolta coraggiosamente impopolari, un simbolo e un riferimento per tutto il movimento. Scelte che hanno determinato gli standard odierni soprattutto nella sicurezza per tutto il panorama scialpinistico. La vera sfida è far sì che il percorso continui, si evolva, basandosi sul rispetto e la conoscenza della propria storia, ma con il sicuro obiettivo di saper interpretare le sfide del futuro rendendole sempre più interessanti e attraenti».

Il Trofeo Mezzalama è inserito nel prestigioso circuito de La Grande Course, Marco Camandona coordinatore del Tour du Rutor ha sottolineato l’importanza del settore giovanile. «Al Passo del Tonale, – ha raccontato Camandona – sede della prima tappa de La Grande Course Jeunes in questi ultimi giorni è sceso un metro di neve. Ciò vuol dire che siamo pronti a partire, siamo nuovamente pronti a regalare al popolo dello skialp un altro inverno di grandi classiche. Le tappe 2017 saranno Pierra Menta, Adamello Ski Raid e Trofeo Mezzalama, ma per le giovani leve il primo appuntamento da non perdere è quello di domenica 20 novembre. Come ben sapete crediamo molto nel settore giovanile, i giovani sono il presente e il futuro del nostro sport. Per questo, da alcune edizioni, abbiamo associato a ogni tappa una prova giovani, con tracciati ad hoc che in piccolo ricalcano quegli itinerari di vero scialpinismo proposti agli atleti delle categorie assolute; quella bresciana si correrà domenica».
«Inoltre – ha concluso Camandona – siamo alle porte di un nuovo inverno ricco di novità, a partire dal recente accordo siglato con la ISMF che conferisce un punteggio a ogni gara di LGC. Un giusto modo per valorizzare il nostro impegno organizzativo e quello sportivo profuso dagli atleti».

Il presidente della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, impossibilitato a essere presente alla presentazione ha voluto inviare un messaggio di saluto a tutti i presenti. «Il Trofeo Mezzalama, – ha scritto Rollandin – non è una semplice competizione sportiva, perché fin dalla sua prima edizione, nel 1933, è andato di pari passo con l’evoluzione dello sci alpinismo, tracciandone in qualche modo la storia. La gara, che ha continuato a mantenere lo stesso stile delle prime edizioni come gara di sci alpinismo in cordata a gruppi di tre persone, e che ora si svolge in versione maschile e femminile con possibilità anche di equipaggi misti, ha visto negli anni un sempre maggior numero di partecipanti, a conferma del prestigio, a livello internazionale, del Mezzalama. Gli organizzatori, che ovviamente ringrazio, non possono lasciare nulla al caso e curano meticolosamente ogni particolare prima di avviare la competizione, soprattutto dal punto di vista della sicurezza, aspetto particolarmente impegnativo visto che la maggior parte del percorso si svolge tra i 3.000 e gli oltre 4.000 metri, in alta quota e su ghiacciaio».

Adriano Favre, direttore tecnico del Mezzalama, supportato da un’animazione 3D, ha raccontato le novità della prossima edizione.
«Il prossimo 22 aprile a Breul-Cervinia, – ha detto Adriano Favre, guida alpina e direttore tecnico della Maratona dei Ghiacciai – partirà un Trofeo Mezzalama moderno, tecnico e affascinate! Ritornando al percorso originale, quello che collega attraverso il Monte Rosa, Breuil-Cervinia a Gressoney, abbiamo voluto inserire alcune novità che daranno un valore aggiunto all’evento».
«Forse, – ha continuato Favre – il cambiamento più significativo riguarda la partenza e la salita verso Plateau Rosà. Volendo valorizzare il cuore di Breuil-Cervinia e avendo anche l’esperienza della partenza di Gressoney-La-Trinité del 2015, le squadre della XXI edizione partiranno a piedi, con gli sci nello zaino, all’inizio della via pedonale di Cervinia. Siamo sicuri che sarà una partenza emozionante e piacerà a tutti i concorrenti. L’altra novità, strettamente collegata a questo tipo di partenza, riguarda l’ascesa verso Plateau Rosà. Rispondendo alle critiche di queste ultime edizioni che descrivevano la salita lungo la pista Ventina troppo da “pistaioli” e non da “mezzalamisti”, abbiamo pensato di tracciare spostandoci verso il Colle del Theodulo. In pratica, le squadre saliranno seguendo le tracce dell’ultima discesa della passata edizione. Una salita relativamente facile nella prima parte, ma che diventerà molto tecnica durante l’ascesa a piedi del canale del Theodulo. Con questa modifica vogliamo anche passare in un luogo storico del Trofeo Mezzalama, infatti nelle prime storiche edizioni, la “Maratona dei Ghiacciai” partiva proprio dal Colle del Theodulo».

Terminata la presentazione del Trofeo Mezzalama e prima di alzare il sipario su una nuova avvincente stagione del circuito de La Grande Course nella quale spiccano oltre al Trofeo Mezzalama tappe di sicuro appeal quali Pierra Menta, e Adamello Ski Raid, il comitato organizzatore del “circuit più bello e prestigioso dell’arco alpino” ha voluto riconoscere il giusto plauso ai migliori interpreti 2015/2016. Risultati alla mano, a primeggiare nel ranking maschile è il valtellinese del Cs Esercito Michele Boscacci. Lo accompagnano sul podio i transalpini William Bon Mardion – Xavier Gachet secondi ex aequo.
Regine della classifica in rosa le francesi Laetitia Roux – Axelle Mollaret che, avendo semprecorso fianco a fianco, condividono il gradino più alto del podio. Terza troviamo la spagnola Mireia Mirò.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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