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Se questa Della Mea è per sempre ci sarà da divertirsi! “Che emozione, la strada è quella giusta!”

Se questa Della Mea è per sempre ci sarà da divertirsi! “Che emozione, la strada è quella giusta!”
Miglior tempo di manche, 18 posizioni recuperate, ottavo poto nello slalom Mondiale, miglior risultato in carriera e soprattutto una sciata così brillante da far saltare sul divano anche i meno appassionati! Lara Della Mea finalmente, dopo tanto, penare, ha fatto vedere di che pasta è fatta.

Sono contentissima – ha detto Lara della Mea – e per me è un’emozione grande fare un risultato del genere ai Mondiali. Siamo sulla strada giusta, abbiamo lavorato bene e si vede. Bisogna continuare così anche in futuro perché credo che potremo raggiungere dei buoni risultati. Sono contenta anche perché faccio punti e posso migliorare il pettorale di partenza, altra cosa importante.

“Sono un po’ rammaricata per il risultato – ha detto Marta Rossetti – perché avrei potuto fare molto meglio. Ho attaccato come se fosse una gara normale, di Coppa del mondo. Non è andata, qui contano solo le prime quindici. Sarà per la prossima mi concentrerò sulle prossime gare di Are”.

Eravamo competitivi in varie specialità – è il bilancio di Gianluca Rulfi, direttore tecnico della squadra femminile -, soprattutto in superG, dove abbiamo vinto la medaglia più luccicante. Sono gare dove ci sono atleti che provano a dare qualcosa in più. La discesa era abbastanza facile, ci sono state tre prove perfette, poi in gara ci sono state atlete che hanno provato qualcosa in più e non c’erano difficoltà che potessero permettere ai campioni di fare la differenza. Goggia non ha imbroccato la discesa giusta ed è andata così.
Federica Brignone è un’agonista nata, mi pare che la sua carriera non stia dando segni di rallentamento o di cedimento. Si diverte moltissimo e potrà ottenere ancora risultati importanti, mi auguro fino a Milano-Cortina 26.
Marta Bassino aveva già dato segnali importanti già in passato, ci sono stati malanni di stagione che ci hanno tartassato, ma non la scopriamo oggi: è una ragazza che pur non avendo il fisico adatto per la velocità e molto brava nell’affrontare soprattutto i tracciati più tecnici”. Se questa Della Mea è

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi.

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