Come spesso accade, le prime cinque a partire hanno approfittato della pista liscia per fare il vuoto su tutte. la migliore si è rivelata la ticinese Lara Gut che ha concluso una prima manche splendida con un vantaggio notevole di 77 centesimi, preludio di una vittoria che arriverà salvo una catastrofe nella seconda manche. Viktoria ha sporcato la sua azione sul muro, davvero difficile, zona del tracciato dove anche l’austriaca Anna Fenninger (+83/100) si è presa ampi spazi per evitare di derapare eccessivamente. Scesa in versione capelli biondissimi, Anna ha preceduto la compagna di squadra Kathrin Zettel, quarta e abbastanza dinamica su una neve trattata e molto impegnativa che non è piaciuta per nulla a Tina Maze (+ 2"17), ombra di se stessa, rigida come un palo, forse frenata dalla presisone. Quindi la svedese Lindell-Vikarby, col cui tempo inizia davvero un’altra classifica: + 2"24. E’ stato bello rivedere in pista la nostra Federica Brignone, sorridente al traguardo(ottava) nonostante il notevole ritardo di 2"59 . L’azzurra, al ritorno alle gare dopo l’operazione del dicembre scorso, è sembrata fisicamente a posto, anche se un forte raffreddore le ha dato non poco fastidio. Sul muro ci hanno lasciato le… lamine, la campionessa del mondo in carica Tessa Worley. Fa specie vedere una tra le più grandi interpreti della specialità finire, prednersi 3"10. Per non aprlare di Julia Mancuso che ha concluso con oltre 4 secondi. L’unica a rompere le due classifiche è stata Michaela Shiffrin che, partita col pettorale numero 15, ha dimostrato di essere tra le atlete più pericolose anche per questa specialità: con un ritardo di 1"39 si è infilata al quinto posto, ma per come ha sciato e per la pista che ha trovato avrebbe meritato la leadership. Tra le belle notizie c’è la prova di Denise Karbon che ha perduto terreno, come quasi tutte, sul muro, ma meno di quanto si potesse presumere, dopo l’infortunio patito la scorsa stagione: undicesimo posto a 2"94. La terza Azzurra, Nadia Fanchini, dopo una prima parte niente male, si è persa anche lei sul tratto più pendente: a metà muro è andata in rotazione e poi un rincorrere la linea fino ad accumulare 3"80.
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