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Sellaronda Skimarathon, che battaglia! Matteo Eydallin e Davide Magnini la spuntano su Boffelli-Oberbacher

Sellaronda Skimarathon, che battaglia! Matteo Eydallin e Davide Magnini la spuntano su Boffelli-Oberbacher
Un Sellaronda Skimarathon così duro era difficile da immaginare. Un tempo da lupi ha accolto le 600 coppie (170 donne, coppie miste comprese, e 35 squadre) pronte per affrontare la classicissima giunta alla sua 29esima edizione. È stata una battaglia incredibile, con quella follia nell’affrontare le discese al buio. Nessuno può comprendere come sia possibile se non i protagonisti. Di sicuro il Sellaronda ha messo in mostra l’essenza delle gare scialpinistiche che nulla hanno a che fare con le sprint che vedremo alle Olimpiadi.

La vittoria a Matteo Eydallin in coppia con Davide Magnini, davanti a William Boffelli con Alex Oberbacher, mentre terza è la coppia austro-svizzera Jakob Hermann e Martin Anthamatten.

Una neve pesante ha fatto sì che il gruppo si sgranasse solo a inizio della seconda salita al Passo Sella. Prima invece, fino al Pordoi, tutti in fila indiana, perché avventurarsi fuori dai binari significava raddoppiare la fatica. Qui William Boffelli ha iniziato ad aumentare il ritmo con Alex Oberbacher sempre sulle code, tallonati da Davide Magnini e da Matteo Eydallin con Michele Boscacci-Enrico Nicolini una quindicina di metri dietro, assieme alla coppia Austriaco-svizzera Jakob Hermann e Martin Anthamatten.
In cima al Dantercepis, pronti per affrontare la discesa fino a Selva, Eydallin e Magnini transitano per primi ma non sono veloci a togliere le pelli  quanto Hermann e Anthamatten che passano davanti.

Dopo Corvara, le tre coppie salgono attaccati, mentre Boscacci-Nicolini sono a un minuto e mezzo. È Boffelli che indiavolato come non mai è sempre all’attacco. Ed è sempre Magnini che cerca di deludere il tentativo di fuga, mentre HermannAnthamatten a metà salita iniziano a pagare un po’ lo sforzo.

Intanto la nevicata si fa sempre più intensa e Boffelli, indefesso, vuole a tutti i costi mettere luce tra sé ed Eydallin, con Oberbacher che fa di tutto per rimanere attaccato a Magnini. È quello che soffre di più ma non molla. Ormai sembra un gioco a quattro. Boffelli si tira un po’ su e si fa passare da Eydallin per aspettare Alex.

E allora Inizia il forcing di Matteo con quell’incedere che ti fa capire tutto: soprattutto come si configura il match tra l’uomo e la fatica. Davide resiste ma non riesce a scrollarsi di dosso Boffelli e nemmeno Oberbacher che è riuscito a superare il momento più difficile.

Alla fine, il lavoro duro paga sempre e Eydallin e Magnini creano un buco di 100 metri circa e affrontano la discesa con un buon vantaggio su William ed Alex.

Poi ancora su verso il Passo Campolongo dove Matteo Eydallin e Davide Magnini transitano con un minuto e mezzo su Boffelli e Oberbacher che sono riusciti a contenere il ritorno della coppia austriaca.

E allora giù , praticamente al buio, verso Arabba, ma dopo un’altra salita, per il traguardo dove la neve cade a pallettoni. Boffelli aveva attaccato anche il cordino a Oberbacher che diventava sempre più teso. Il traguardo si avvicina e con un passo di corsa sostenuto Eydallin e Magnini lo tagliano col tempo di 2h52’59” a braccia alzate. Secondi William e Alex col tempo di 2h54’00”, terza la coppia austro-svizzera Hermann- Anthamatten 2h54’58”. Giù dal podio Boscacci-Nicolini.

Bellissima la sfida anche al femminile con la straordinaria vittoria di Alba De Silvestro ed Elena Nicoli che sono risucite, al termine di una lotta fatta di sorpassi e contro sorpassi la coppia austriaca composta da Sara Dreyer e Johanna Hiemer. Terze le sorelle francesi Lena e Lorma Bonnel. per Alba è la prima vittoria al Sellaronda, la seconda per Elena. Sellaronda Skimarathon che battaglia!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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