SG Beaver Creek: Hirscher stende ancora tutti!

Quasi una formalità vincere questa ennesima gara per Marcel Hirscher, soprattutto dopo la debalce degli altri big nella prima manche, quando sono usciti Ligety, Fanara e Pinturault. Anche nel secondo tempo ha dato l’ennesima dimostrazione di totale controllo di una tecnica stupenda. Ha vinto con quasi un secondo di vantaggio sul francese Victor Muffat-Jeandet che ha probabilmente disegnato la miglior manche della sua carriera. E’ uno dei tanti campioni del forte squadrone francese, tradito oggi dal capitano Thomas Fanara. Su di lui si poteva scommettere, anche perché in pochi credevano in un secondo miracolo di Myhrer che si era ritrovato al terzo posto al termine della prima manche. Più chance si davano al tedesco Luiz autore di una prima amnche strepitosa ed anche nella seconda fino allo schuss finale quando non ha più retto alla sua velocità, Stava stravincendo fino a quel momento ma ha perduto la linea finendo nella neve fresca. Lo avevamo accennato nel resoconto della prima manche: occhio a Henrik Kristoffersen, perché tra il lotto di atleti in recupero, lui era quello più accreditato per risalire. E’ riuscito a conquistare il terzo gradino del podio che forse non pensava di raggiungere alla fine della prima manche.
Florian Eisath sesto, è stato impeccabile. Non si può chiedere di più, se non una maggiore attenzione nella prima manche. Diciamo però che questo è il suo limiti, difficile possa dare di più, ma quello che riesce a dimostrare in gigante è già tantissimo e secondo noi, il suo valore sarà prima o poi premiato con un posto sul podio.

Riccardo Tonetti, ottavo, classe ’89, prima di quest’oggi aveva ottenuto in Coppa del mondo un 17° posto l’anno scorso nello slalom di Levi, nell’anno in cui ha poi conquistato però la Coppa Europa. Quindi, al suo primo anno “serio” di Coppa ecco che il ragazzo bolzanino è pronto per fare il salto di qualità. Certo, lo attendevamo in slalom più che in un gigante così ostico e insidioso come quello di Beaver Creek, ma è evidente che il sarto deve aver cucito un’ottima stoffa su di lui. Riccardo non ha fatto una gara all’arrembaggio, come ha scelto sciaguratamente Roberto Nani, uscito a metà gara, ma pur sempre presente, ha saputo essere sagace su quei gobboni che hanno creato difficoltà un po’ a tutti. Una gara da 10 lode dal punto di vista tecnico  alla quale manca soltanto la gioia del podio.
Non sono riusciti gli altri azzurri a esprimersi su livelli autorevoli. E’ piaciuto abbastanza Luca De Aliprandini che sarà certamente felice per il tredicesimo posto ottenuto e forse qualche sorriso sul volto di Max Blardone ci sarà, perché concludere al 19esimo posto potrebbe conferirgli maggior fiducia. Borsotti è finito ventesimo e attualmente questo è quello che riesce a esprimere fino a quando non riuscirà a mettere più ordine alla sua sciata, a tratti troppo confusa e pasticciona. Manfred Moelgg gli è dietro di due posizioni mentre Andrea Ballerin si è probabilmente fatto prendere dall’emozione ed è sceso dalla 14esima alla 25esima posizione. Non male comunque il bottino azzurro, con 7 atleti a punti.

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