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DH Cortina: Ancora Lindsey, ma la Yurkiw…

Per poco, pochissimo, 28 centesimi e Larissa Yurkiw avrebbe costretto Lindsey Vonn a cambiare trucco. Se la forte canadese

Larissa Yurkiw in azione sulla Olympia delle Tofane
Larissa Yurkiw in azione sulla Olympia delle Tofane

non avesse allungato una linea nel tratto centrale, perdendo 8 decimi dall’americana, il libro dei record sarebbe rimasto così com’era, con la Goetchel solo con le sue 10 vittorie, ottenute sulla Olympia delle Tofane e la Proell ancora la più vincente in discesa. Invece… Lindsey ha rischiato in un punto, ma solo perchè rimanere dietro alla sua velocità incredibile non è facile. Tutto sommato a Lindsey il secondo posto di Larissa è piaciuto tantissimo, perché è riuscita a mettere 40 punti tra lei e Lara Gut, splendida terza e al massimo delle sue possibilità, almeno su questa pista.  In classifica generale ora Lara ha soli 10 punti di vantaggio sulla rivale statunitense, che può contare anche di 122 punti di vantaggio nella classifica di specialità proprio sulla Yurkiw, con Cornelia Huetter, oggi in ombra, terza a + 128 punti. Strana la discesa di Tina Weirather, (quarta) forse disturbata da qualche sbuffo di vento, nella prima parte dove ha accumulato un ritardo notevole, per poi andare come un missile nella seconda parte, realizzando il miglior parziale di giornata. Dopo il suo arrivo, la gara è stata comunque interrotta proprio per problemi di vento forte nella parte alta. Solfa che è andata avanti per tutta la gara. E’ ripresa con la svedese Kajsa Kling che nella prima parte, infatti era avanti rispetto a Tina per mezzo secondo, per poi buscarle alla fine. Stessa sorte vissuta dall’elvetica Corinen Suter che ha perduto 1 secondo negli ultimi 30 e dalle americane Stacey Cook e Laurenne Ross, che avevano brillato in prova. Era riuscita invece a resistere un poco di più la romena Edit Miklos, in corsa per l’Ungheria, che ha ottenuto il miglior risultato in carriera, piazzandosi alle spalle di Johanna

Johanna Schnarf in azione sulla Olympia. Ha concluso al quinto psoto
Johanna Schnarf in azione sulla Olympia. Ha concluso al quinto psoto

LE AZZURRE
Johanna Schnarf: quel podio ottenuto nella discesa di Crans Montana nel 2010, seconda dietro alla Vonn, è destinato a rimanere ancora l’unico della sua carriera, ma accidenti, c’è mancato poco. Ha sciato sul livello delle migliori e per qualche soffio d’aria presa in più è rimasta staccata. Peccato perché aveva risolto quelle difficoltà incontrate in prova nella zona centrale. Proprio da lì al traguardo ha espresso la sua migliore tecnica. Un quinto posto che vale molto a livello di morale, perché gara dopo gara, migliora sempre più.
Verena Stuffer non ha ripetuto le ottime performances dimostrate nelle due prove. Tensione? Emozione? Niente di tutto questo, solo errori, micro errori per la verità, ma sufficienti per caricarsi il peso di centesimi che nel training aveva evitato di assumere, per linee più pulite.
Francesca Marsaglia, come sempre, non si è risparmiata per nulla. Non ha gradito anche lei la parte conclusiva della Olympia dove ha perduto almeno mezzo secondo senza commettere errori particolari. Quando c’è bisogno di fare velocità, l’azzurra ancora non è al livello delle migliori
Nadia Fanchini, è forse l’azzurra più delusa: poco continuità di conduzione, spesso “colpevole” di effettuare curve in due tempi con conseguenti linee erroneamente ampie.
Elena Fanchini, aveva domato la prima parte che non ha mai amato, ma nel tratto a lei più congeniale, quello centrale, si è esibita in due arretramenti che l’hanno costretta a finire nella neve riportata. Una rotazione sul finale, ha completato l’opera. Era volocissima, perchè per gli errori commessi il suo ritardo avrebbe dovuto essere molto più elevato.
Dainela Merighetti: niente da fare, è ancora troppo indietro di condizione Dada che non è riuscita a entrare in gara sia dla punto di vista tecnico che mentale. Ma ci mancherebbe: il ricordo della gran botta rimediata l’anno scorso, non può sparire! 3″22 di ritsrdo sono eccessivi per una che qui ha saputo anche vincere (5 anni fa).
Elena Curtoni: niente da fare, questa volta Elena ha fatto un passetta indietro. Ha fatto velocità, ma inutilmente perché ha sprecato nei tratti più tecnici, quelli che avrebbero dovuto favorirla
Sofia Goggia: nulla ha potuto il talentino azzurro anche perché la pista non ha retto benissimo tanto è vero che nessuna è risucita a inserirsi tra le top ten, scese col pettorale dal 20 in poi. Morale: 1 secondo al primo intermedio, 1″89 al secondo, 2″80 al terzo, 3″14 al traguardo

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 16 VONN Lindsey

USA

1:37.01
2 19 YURKIW Larisa

CAN

1:37.29 +0.28
3 17 GUT Lara

SUI

1:37.68 +0.67
4 8 WEIRATHER Tina

LIE

1:38.02 +1.01
5 6 SCHNARF Johanna

ITA

1:38.07 +1.06
6 13 MIKLOS Edit

HUN

1:38.09 +1.08
7 9 KLING Kajsa

SWE

1:38.32 +1.31
8 18 REBENSBURG Viktoria

GER

1:38.62 +1.61
9 3 STUFFER Verena

ITA

1:38.76 +1.75
9 2 PUCHNER Mirjam

AUT

1:38.76 +1.75
11 11 SUTER Corinne

SUI

1:38.77 +1.76
12 20 HUETTER Cornelia

AUT

1:38.86 +1.85
13 21 GOERGL Elisabeth

AUT

1:38.93 +1.92
14 5 SIEBENHOFER Ramona

AUT

1:38.97 +1.96
15 12 COOK Stacey

USA

1:39.10 +2.09
16 4 MARSAGLIA Francesca

ITA

1:39.14 +2.13
17 26 STUHEC Ilka

SLO

1:39.28 +2.27
18 22 SUTER Fabienne

SUI

1:39.30 +2.29
19 14 ROSS Laurenne

USA

1:39.32 +2.31
20 23 VENIER Stephanie

AUT

1:39.35 +2.34
21 28 CURTONI Elena

ITA

1:39.39 +2.38
22 24 MOWINCKEL Ragnhild

NOR

1:39.67 +2.66
23 10 FANCHINI Nadia

ITA

1:39.86 +2.85
24 15 FANCHINI Elena

ITA

1:39.87 +2.86
25 37 FEIERABEND Denise

SUI

1:39.89 +2.88
26 27 HAEHLEN Joana

SUI

1:40.03 +3.02
27 31 GOGGIA Sofia

ITA

1:40.15 +3.14
28 25 MERIGHETTI Daniela

ITA

1:40.23 +3.22
29 35 KUENG Mirena

SUI

1:40.28 +3.27
30 7 WILES Jacqueline

USA

1:40.30 +3.29
31 49 HOESL Simona

GER

1:40.31 +3.30
32 33 MOSER Stefanie

AUT

1:40.35 +3.34
33 30 TIPPLER Tamara

AUT

1:40.36 +3.35
34 1 BAILET Margot

FRA

1:40.43 +3.42
35 29 MCKENNIS Alice

USA

1:40.64 +3.63
36 36 PIOT Jennifer

FRA

1:40.74 +3.73
37 40 JOHNSON Breezy

USA

1:40.75 +3.74
38 48 MARNO Anna

USA

1:40.82 +3.81
38 41 KRIZOVA Klara

CZE

1:40.82 +3.81
40 38 BASSINO Marta

ITA

1:40.83 +3.82
41 44 DENGSCHERZ Dajana

AUT

1:41.28 +4.27
42 46 WEIDLE Kira

GER

1:41.40 +4.39
43 34 MIRADOLI Romane

FRA

1:41.55 +4.54
44 32 COLETTI Alexandra

MON

1:41.58 +4.57
45 47 DORSCH Patrizia

GER

1:41.63 +4.62
46 42 NUFER Priska

SUI

1:41.66 +4.65
47 43 GRENIER Valerie

CAN

1:41.67 +4.66
48 51 GAUTHIER Tiffany

FRA

1:41.68 +4.67
48 50 MAIER Sabrina

AUT

1:41.68 +4.67
50 39 BESSY Anouk

FRA

1:41.75 +4.74
51 45 GAUCHE Laura

FRA

1:42.59 +5.58
52 52 CAILL Ania Monica

ROU

1:45.70 +8.69

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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