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SG Gardena: Stuhec è un razzo!

Splendida vittoria bis di Ilka Stuhec che fa suo anche il superG sulla Saslong anche se oggi deve ringraziare il destino che le ha permesso di mettere i suoi sci davanti a quelli di Tina Weirather e di Nicole Schmidhofer per soli 5 centesimi. Eppure Ilka ha commesso più errori della coppia appaiata al secondo posto ma è evidente che sotto, i suoi Stöckli hanno fatto la differenza. Due missili intervenuti con i reattori in almeno due occasioni: in partena, dove Ilka incespica perdendo slancio e poco prima dell’ultimo tratto dove una curva maledetta ha messo in difficoltà diverse atlete. Quel passaggio lo ha fatto in maniera impeccabile l’elvetica Jasmine Flury, quarta ieri, quarta oggi. Solo che quello di oggi brucia di più, perché il podio rimane distante un solo centesimo! Appena dietro la sempre attiva Ragnhild Mowinckel, quinta a soli 19 centesimi dal podio mentre al sesto posto ci inchiniamo dinnanzi alla performance di Francesca Marsaglia. Questa è una notizia meravigliosa perché, al di là del sesto posto (miglior risultato in carriera cone nel 2016 nel superG di Altenmarkt e nel 2015 in quello di Meribel) , questo significa che l’Azzurra prima di tutto sta bene e poi potrebbe regalarci enormi soddisfazioni, perché è una delle sciatrici Azzurre più tecniche. Non esponiamoci ma il buon risultato di ieri poteva essere casuale o un segnale, quello di oggi ha dato la risposta che speravamo: Francesca è tornata! Dietro di lei  Viktoria Rebensburg, settima a +43/100 da Ilka. Poi le due austriache Venier e Siebenhofer, appena davanti a Ester Ledecka.
Le Azzure male oggi, con Nicol Delago imperfetta in un paio di occasioni il che le ha fatto accumulare un ritardo complessivo di 1″08 che non le ha consentito di ripetere l’exploit di ieri.
Federica Brignone ha sciato bene e il suo scuotere la testa al traguardo testimonai il fatto che non si aspettava un ritardo del genere: +1″15, 8/100 in più di Nadia  Fanchini. Faccina triste per Elena Curtoni oggi più fallosa delle prime gare: +1″44. Stranissimo il finale di Anna Hofer che stava viaggiando attorno alla settima/ottava piazza con un ritardo all’ultimo intermedio di soli 57/100, ma poi al traguardo il gap è salito fino a 1″36 in totale assenza di errori. ne ha commessi un’infinità invece Marta Bassino che ha concluso con un ritardo di 2″63 perché le imperfezioni sono intervenuti proprio nei tratti peggiori, a ridosso dei tratti meno veloci.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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