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SG La Thuile: Tina le mette in riga tutte

La pista Franco Berthod sembra disegnata sulle caratteristiche tecniche di Tina Weirather. In discesa non ha trovato due giornate di concentrazione, ma in questo superG, specialità che le si addice di più, si è mangiata ogni pezzettino di pista, senza sbagliare nulla. E’ stata l’unica oggi, a  interpretare i diversi passaggi e a capire un tipo di neve complicata (è stato usato un fertilizzante per indurire la neve colpita da 15 gradi di temperatura!). La differenza l’ha fatta nella seconda parte di gara. E’ lì che Lara Gut, seconda a +57/100, non è riuscita a tenere il

Lara Gut in azione nel SuperG di La Thuile
Lara Gut in azione nel SuperG di La Thuile

passo dell’atleta del Liechtenstein, cosa che invece era riuscita a fare nella zona centrale, dove aveva colmato quasi del tutto il gap accumulato nella prima parte. Una gara molto simile a quella di Lindsey Vonn, finita alle sue spalle per soli 7 centesimi. Un niente che però significa 20 punti a favore dell’elvetica, ora seconda a sole 23

Piega estrema per Lindsey Vonn, ma è l'inzio di un errore che non le permetterà di finire davanti a Tina e Lara
Piega estrema per Lindsey Vonn, ma è l’inzio di un errore che non le permetterà di finire davanti a Tina e Lara

lunghezze. Ma l’americana deve già essere felice perché per soli 3/100 non ha perduto il podio a favore di Fabienne Suter e anche per la giornata no di Viktoria Rebensburg (out) e Cornelia Huetter, due atlete che di superG se ne intendono. Migliore azzurra di giornata, mentre tutti attendeva il tris di Nadia Fanchini, purtroppo scivolata via per la tangente (colpa dello scarpone che tocca la neve) quando comunque già perdeva 7 decimi, è spuntata fuori Federica Brignone, sesta alle spalle della francese Mirandoli. Esaltata per un pubblico delle grandi occasioni e dall’aria

Bellissimo passagio di federica Brignone nel superG di La Thuile. COncluderà al sesto posto
Bellissimo passagio di federica Brignone nel superG di La Thuile. COncluderà al sesto posto

di casa, ha tirato delle pieghe che hanno fatto spalancare gli occhi per la meraviglia. Le manca solo un po’ di esperienza, soprattutto quando la fatica inizia a farsi sentire e gli appoggi non sono più efficaci come nella prima parte di gara. Ma è normale, soprattutto quando un’atleta sa che per vincere e battere fuoriclasse come Gut e Vonn, deve rischiare nei passaggi più difficili. Comunque, ora è chiaro: Federica Brignone, che eguaglia il miglior risultato in specialità di Garmisch 2015,  non è più solo gigantista! Se riuscirà a “sentire” di più lo sci nei tratti di pura scorrevolezza, potrà diventare una numero uno anche in questa specialità.

Le altre italiane

Bravissima anche Elena Curtoni, settima, (9^ ieri in discesa) ha affrontato la prima parte con una cattiveria incredibile. Quella giusta, che fa superare brillantemente le curve più complicate. Poi, nel tratto piano ha iniziato a lasciare qualche decimo, mentre una curva sobbalzata le ha fatto perdere la concentrazione e soprattutto tempo prezioso. Brava comunque per come ha affrontato il percorso. Un po’ diversa invece l’intepretazione di Johanna Schnarf, in difficoltà sulle curve poste si un terreno molto mosso laddove le lamine dovevano fare maggior presa.
Francesca Marsaglia è forse l’azzurra più bella da vedere perché la sua azione è sempre esaltante, un esempio di aggressività. Poi anche lei ha disspipato quanto di buono aveva costruito nel tratto tecnico iniziale, sul piano, senza poter più rinediare al ritardo. Out invece Dada Merighetti, Sofia Goggia e quasi out Verena Stuffer

 

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 16 WEIRATHER Tina

LIE

1:17.73
2 18 GUT Lara

SUI

1:18.30 +0.57
3 17 VONN Lindsey

USA

1:18.37 +0.64
4 4 SUTER Fabienne

SUI

1:18.40 +0.67
5 6 MIRADOLI Romane

FRA

1:18.52 +0.79
6 13 BRIGNONE Federica

ITA

1:18.64 +0.91
7 9 CURTONI Elena

ITA

1:18.93 +1.20
8 5 WORLEY Tessa

FRA

1:18.95 +1.22
9 8 ROSS Laurenne

USA

1:19.12 +1.39
10 15 MARSAGLIA Francesca

ITA

1:19.30 +1.57
11 10 TIPPLER Tamara

AUT

1:19.41 +1.68
12 14 STUHEC Ilka

SLO

1:19.68 +1.95
13 11 SCHNARF Johanna

ITA

1:19.89 +2.16
14 7 MOWINCKEL Ragnhild

NOR

1:19.94 +2.21
15 3 SUTER Corinne

SUI

1:20.04 +2.31
16 12 KLING Kajsa

SWE

1:20.06 +2.33
17 22 HUETTER Cornelia

AUT

1:20.16 +2.43
18 20 GOERGL Elisabeth

AUT

1:20.54 +2.81
19 2 PIOT Jennifer

FRA

1:20.71 +2.98
20 27 SIEBENHOFER Ramona

AUT

1:20.77 +3.04
21 28 VENIER Stephanie

AUT

1:21.19 +3.46
22 25 PUCHNER Mirjam

AUT

1:21.32 +3.59
23 24 BAILET Margot

FRA

1:22.11 +4.38
24 23 STUFFER Verena

ITA

1:23.08 +5.35
31 HAEHLEN Joana

SUI

Next
30 MERIGHETTI Daniela

ITA

DNF
29 GOGGIA Sofia

ITA

DNF
26 COOK Stacey

USA

DNF
21 REBENSBURG Viktoria

GER

DNF
19 FANCHINI Nadia

ITA

DNF
1 YURKIW Larisa

CAN

DNF

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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