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SG Lenzerheide: Austria si ritira e la gara viene cancellata…

 Anche l’annullamento dei superG porta con sé strascichi di polemiche. Cos’altro fare nel parterre dopo due giornate tanto frustranti se non lamentarsi e prendersela con qualcuno? Pare però che oggi gli atleti non possano prendersela che con se stessi, visto che Guenther Hujara, forse per la prima volta nella sua lunga carriera da giudice arbitro della coppa del mondo, ha lasciato a loro la scelta di partire o meno. E’ successo durante la lunga interruzione seguita alla discesa del numero 1 Gauthier De Tessieres, giunto al traguardo dopo aver corso rischi incredibili, soprattutto dopo il traguardo, tagliato con una linea velocissima ma “suicida”, nel senso che si è trovato quasi nelle reti e solo un colpo di reni (e di fortuna) lo ha salvato da un impatto pericolosissimo. Ebbene, nonostante il vento e la pessima visibilità nella parte alta senza alberi, gli atleti hanno deciso all’unanimità di provarci, perché, come ha detto Alexis Pinturault “tutto sommato non era una gara pericolosa, solo ingiusta come condizioni, e in quei casi pensi sempre che il colpo di fortuna possa capitare a te e quindi perché non provarci, dopotutto noi siamo qui per gareggiare”. Anche Klaus Kroell aveva dato l’ok, peccato che per lui la gara si sia rivelata molto pericolosa visto che finendo nelle reti con entrambi gli sci ancora agganciati si è infortunato ad un ginocchio, ancora quanto gravemente non si sa. Christof Innerhofer dopo la sua gara ha animato la polemica dichiarando la pericolosità di una pista dove non si vedeva nulla, anche lui però era fra quelli che avevano dato l’ok per partire. 

A dare fastidio è soprattutto il fatto che la decisione finale per l’annullamento sia arrivata dopo che l’Austria, mentre Kroell veniva portato via con l’elicottero, aveva annunciato il ritiro dei propri atleti. 

Ultima chicca di giornata: il giudice arbitro delle gare femminili Atle Skaardal già in ricognizione aveva detto che le donne non le avrebbe fatte scendere da una pista così difficile e pericolosa. Gli eventi gli hanno dato ragione, almeno per questa volta.      

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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