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SG Soldeu: Brignone, que meravellós

In un superG accorciato, meno di un minuto, Federica Brignone conquista la prima vittoria in carriera nella specialità. Fede ha sciato divinamente Soldeu_Brignone_podio2bene e ha tratto beneficio dalla partenza abbassata che ha tolto dei tratti di scorrevolezza a lei poco congeniali. In un gigante veloce ha tirato delle curve straordinarie con lo stile che la contraddistingue. Poco dopo di lei è scesa Lindsey Vonn: l’americana ha caricato la gamba destra in maniera eccessiva per riuscire a rimanere in piedi dopo un’inclinazione esagerata. Infortunio_VonnMa è rimasta in piedi. Nel passaggio seguente si è lasciata andare a un’altra piega dove probabilmente ha toccato con lo scarpone la neve. Sembrava

La piega e il relativo recupero effettuato da Lindsey Vonn la porta precedente a quella che le ha provocato l'infirtunio
La piega e il relativo recupero effettuato da Lindsey Vonn la porta precedente a quella che le ha provocato l’infirtunio

una scivolata semplice, priva di particolari rotazioni, ma appena ha fermato la sua corsa, ricomparendo dalla nuvola di neve che aveva sollevato, si è  subito capito che qualcosa non andava. Dopo aver alzato il braccio è rimasta immobile per svariati minuti, prima di essere salita sul toboga e capire quali ennesime conseguenze dovrà patire. Le è stata steccata la gamba sinistra e tra poco si saprà. Al cancelletto di partenza Lara Gut ha riaperto le danze, ma nel frattempo, dopo 15 minuti circa,  la nevicata si è intensificata e uno strato di “bianca” si è depositata in  pista. Lara ha conculso con un ritardo di 1″15, distacco più o meno simile a quello che hanno fatto registrare tutte le migliori: Rebensburg (+0.82), Huetter (+1″70), Nadia Fanchini (+1″97), Tina Weirather (+1″‘3). Gara andata, impossibile per le migliori realizzare un tempo migliore di Federica. Che ripetiamo, ha sciato come una Dea della specialità.
Qualcuno si chiederà: “Ma come sarebbe andata a finire in condizioni normale?” La domanda è stupida di per sè, comunque è possibile stabilire senza ombra di dubbio, che difficilmente qualcuna avrebbe fatto meglio di Fede nel tratto centrale, dove ha dato la paga a tutte. C’è da registrare una prova maiuscola della altre azzurre, scese nel primo gruppo: quarta Sofia Goggia dietro a Laurenne Ross e a Tamara Tippler, quinta Elena Fanchini, sesta Johanna Schnarf, decima Elena Curtoni.
In pista anche Mikaela Shiffrin ma con il piedino sollevato: +2″31.
Nonostante l’uscita dis cena, Lindey ha mantenuto la testa in Coppa, ma ora, bisognerà vedere se potremo rivederla in pista. Speriamo di sì.

Ranking

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 8 BRIGNONE Federica

ITA

57.33
2 10 ROSS Laurenne

USA

57.46 +0.13
3 11 TIPPLER Tamara

AUT

57.70 +0.37
4 2 GOGGIA Sofia

ITA

57.77 +0.44
5 1 FANCHINI Elena

ITA

57.84 +0.51
6 12 SCHNARF Johanna

ITA

58.02 +0.69
7 22 REBENSBURG Viktoria

GER

58.15 +0.82
8 6 MIRADOLI Romane

FRA

58.16 +0.83
9 14 KLING Kajsa

SWE

58.31 +0.98
10 13 CURTONI Elena

ITA

58.32 +0.99
11 9 STUHEC Ilka

SLO

58.33 +1.00
12 3 VENIER Stephanie

AUT

58.35 +1.02
13 20 WEIRATHER Tina

LIE

58.36 +1.03
14 23 WORLEY Tessa

FRA

58.41 +1.08
15 15 MARSAGLIA Francesca

ITA

58.44 +1.11
16 17 GUT Lara

SUI

58.48 +1.15
17 29 MOWINCKEL Ragnhild

NOR

58.89 +1.56
17 7 BAILET Margot

FRA

58.89 +1.56
19 18 FANCHINI Nadia

ITA

59.00 +1.67
20 19 HUETTER Cornelia

AUT

59.03 +1.70
21 25 MERIGHETTI Daniela

ITA

59.09 +1.76
22 32 CRAWFORD Candace

CAN

59.15 +1.82
23 26 COOK Stacey

USA

59.27 +1.94
24 24 PUCHNER Mirjam

AUT

59.32 +1.99
25 30 SUTER Corinne

SUI

59.34 +2.01
26 35 FRASSE SOMBET Coralie

FRA

59.47 +2.14
27 33 SCHNEEBERGER Rosina

AUT

59.52 +2.19
28 31 SHIFFRIN Mikaela

USA

59.64 +2.31
29 21 GOERGL Elisabeth

AUT

59.69 +2.36
30 28 PIOT Jennifer

FRA

59.70 +2.37
31 34 MARNO Anna

USA

59.71 +2.38
32 27 SIEBENHOFER Ramona

AUT

1:00.42 +3.09
36 KOPP Rahel

SUI

Started
37 MCKENNIS Alice

USA

Next
16 VONN Lindsey

USA

DNF
5 SUTER Fabienne

SUI

DNF
4 HAEHLEN Joana

SUI

DNF

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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