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SG St. Moritz: Weirather vittoria meritata

Seconda vittoria in carriera per la 24enne Tina Weirather che conquista il superG di Saint Moritz. Vittoria dedicata a mamma Hanni Wenzel presente al traguardo che ha tirato un sospiro di sollievo quando ha visto l’erroraccio commesso dalla tedesca Maria Hoefl-Riesch che aveva raggiunto il primo intermedio in vantaggio. Poi ha incrociato le dita quando si è presentata al cancelletto Anna Fenninger. La bellissima atleta austriaca ha lottato con Tina fino a due terzi del percorso, poi anche lei, in una curva stretta nascosta da un dosso, è andata lunga e quella grattatina le è costata un ritardo di 39/100. Il viso di Ganni Wenzel è letteralmente sbiancato quando il tabellone dei tempi in corrispondenza del numero 44 dava parziali da vittoria. La svedese Kajsa Kling, già settima nel superG di Lake Louise e 8a in discesa, ha azzeccato tutte le linee, segno evidente che quel pettorale sarà brevemente abbandonato al posto di numeri ben più bassi. Per Anna Fenninger si è trattato di scendere di un gradino, ma per Lyzzy Goergl di mettere i piedi sulla neve! Anche Lara Gut ha sbagliato in quel punto, ma altre piccole imperfezioni l’hanno accompagnata su tutto il percorso fino a ottenere un quinto posto per lei deludente, poi divenuto sesto, quando la bizzarra canadese Marie-Michele Gagnon ha estratto dal cilindro una grande performance. Bizzarra perché questa ragazza è capace di ottenere risultati di prestigio in tutte le specialità oppure sparire dalle classifiche. Per finiore alla fine settima dopo la inattesa performance della svedese Kling. Una grande giornata per la squadra austriaca che ha piazzato cinque atlete nelle prime nove: quinta Nicole Hosp, ottava Nicole Schmidhofer, nona Regina Sterz. Brutta giornata, invece, per i colori azzurri: Dada Merighetti viaggia nelle ultime posizioni (41°) anche se finalmente è riuscita a tagliare il traguardo. Nadia Fanchini ha sbagliato le linee nei punti cruciali, pur sciando con un ottimo atteggiamento, ma il ritardo di 2"13 appare davvero eccessivo per le sue potenzialità. Gara da dimenticare per verena Stuffer (ultima!!!) che con un’azione tutto sommato pulita, ha tagliato il traguardo con 3"64 di ritardo. Qui il problema è senza dubbio tecnico e di interpretazione, ma anche l’atteggiamento mentale recita un ruolo fondamentale. Si scende per cercare di arrivare al traguardo! Johanna Schnarf ha cercato di attaccare ma non ha azzeccato una traiettoria che una. 2"88 di ritardo è figlio di una discesa dove proprio non ha capito nulla. Le nostre ragazze hanno sbagliato gara, non ci sono dubbi, ma quando risultati negativi coinvolgono l’intera squadra bisogna tirare in ballo anche i tecnici che forse non riescono a capirci nulla nemmeno loro. Nemmeno Elena Fanchini è riuscita a regalarci un minimo di soddisfazione concludendo a 2"48 dalla vincitrice. Troppo per un’atleta ritrovata che doveva affrontare un superG nemmeno così impegnativo. Peccato per  Carolina Pichler, la nostra "pulce", al suo esordio in Coppa, non stava andando nemmeno così male, 1"48 dopo un minuto di gara, poi anche lei non ha capito una curva a sinistra ed è uscita. Dopo di lei è scesa Francesca Marsaglia, la seconda migliore azzurra a 2’19 dal miglior tempo. ha affrontato il superG anche Federica Brignone, che questa estate in allenamento faceva segnare ottimi tempi: con il pettorale 52 ha tagliato il trsguardo col 35esimo tempo a 2"59. Fede è stata anche un po’ sfortunata, perché proprio durante la sua discesa il sole si è improvvisamente coperto rendendo meno veloce la neve. La classica nuvoletta di Fantozzi. Qualche decimo preso li ha persi lì!Tina Maze conferma il periodo no: dopo aver accumulato ritardi eccessivi al primo e al secondo intermedio, non è riuscita a rimanere in linea ed è uscita. Non è invece partita Lindsey Vonn che ha deciso di programmare la stagione prendendosi pause di recupero necessarie per non stressare il ginocchio. Complimenti così a Tina Weirather che si candida ufficialmente per la conquista della Coppa del Mondo. Per lei è il secondo successo in carriera e il dodicesimo podio. Davvero niente male!

Results

Rank
Bib
Name
Run 1
Run 2
Tot. Time
1 17

WEIRATHER Tina

1:17.38   1:17.38
2 44

KLING Kajsa

1:17.69   1:17.69
3 21

FENNINGER Anna

1:17.77   1:17.77
4 10

GOERGL Elisabeth

1:18.30   1:18.30
5 15

HOSP Nicole

1:18.35   1:18.35
6 28

GAGNON Marie-Michele

1:18.42   1:18.42
7 16

GUT Lara

1:18.50   1:18.50
8 20

HOEFL-RIESCH Maria

1:18.51   1:18.51
9 25

WORLEY Tessa

1:18.53   1:18.53
10 36

MOWINCKEL Ragnhild

1:18.72   1:18.72
11 11

SCHMIDHOFER Nicole

1:18.73   1:18.73
12 13

STERZ Regina

1:18.84   1:18.84
13 8

RUIZ CASTILLO Carolina

1:18.96   1:18.96
14 4

AUFDENBLATTEN Fraenzi

1:19.08   1:19.08
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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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