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Si avvicina il momento di Origone e Greggio

Coppa del mondo a Idre Fjall, in Svezia, stanno ultimando a Cervinia la loro preparazione: Valentina Greggio si è allenata sulla pista valdostana sabato scorso con il tecnico Alberto Monticone insieme ad Emilio Giacomelli, Samuele Capello e Bianca Bonetti e tornerà sabato 19, mentre Simone Origone sarà lì giovedì 17.

Sono l’atleta più vincente nella storia di questa disciplina – ha rivelato Simone Origone a FISI Tv dall’alto delle sue dieci Coppe del mondo – . Per migliorarmi ancora ci vuole tanta motivazione, non sentirsi arrivati. Dopo tanti anni così è difficile, ma devo pormi un obiettivo per andare avanti. La mia forza è la meticolosità nella preparazione, soprattutto per il discorso sui materiali: ho fatto scuola in tutto il mondo, infatti gli altri atleti mi hanno copiato e sicuramente ho alzato il livello tecnico. Arrivando dallo sci alpino, avevo un’impostazione più professionistica per quanto riguarda la cura degli sci, la sciolina, e poi c’è stata la galleria del vento più tanti piccoli particolari della disciplina“.

Rispetto agli anni scorsi – continua Origone -, sento che ho sempre più male alle ginocchia, del resto ho scoperto di essere l’atleta più vecchio della federazione, sono il nonno della FISI. Da un lato mi è venuto un filo di tristezza, ma dall’altro mi sono detto che voglio mantenere questo primato. Mi piacerebbe battere il record del mondo che in questo momento detiene mio fratello e poi abbiamo Coppa del mondo e Mondiali. Tra le tre cose sceglierei il record, ma ci vogliono condizioni particolari che non dipendono da me, io mi preparo al meglio e poi vediamo. Ogni tanto mi stupisco anche io di riuscire a migliorare certe cose, questa è la mia sedicesima stagione“.

Di Coppe Valentina Greggio ne ha vinte quattro: “Il mio obiettivo – spiega l’azzurra a FISI Tv – è cercare di fare il meglio possibile. Mi sento carica perché devo riscattarmi dalla scorsa stagione (quando in realtà è stata ancora la numero uno al mondo) e ci sono anche i Mondiali, quindi avremo una gara in più. Bene o male la preparazione atletica è la stessa, sto lavorando sempre su forza ed equilibrio, ma soprattutto sui materiali, cercherò di migliorare gli spoiler e sto facendo un casco nuovo: ho studiato al computer una forma che in teoria lo rende più aerodinamico, poi bisogna provarlo dal vivo. Non ho particolari preoccupazioni per la nuova stagione, sono sempre le stesse piste e le stesse fare, ci sarà il solito tentativo di record che però non dipende solo da noi, ma anche dalle condizioni meteo e della neve“.
Da Fisi.org

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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