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Simone Origone torna Re della velocità

Simone Origone torna re nella sua Vars. Sulla pista dove aveva già vinto due titoli mondiali, conquistato quattro gare di Coppa del mondo e battuto per quattro volte il record del mondo del chilometro lanciato prima che il fratello Ivan glielo strappasse, l’azzurro si aggiudica di nuovo la medaglia d’oro nello sci velocità. Lo fa per la sesta volta in carriera, a distanza di sei anni dall’ultima volta, quando proprio a Vars trionfò per la quinta edizione consecutiva.

A 39 anni, come aveva già fatto vedere in Coppa del mondo prendendosi il comando della classifica nella recente tappa di Idre Fjall, Simone Origone conferma di essere tornato il numero uno di questo sport: aveva già brillato nelle qualificazioni di venerdì e nella semifinale disputata al mattino, è stato il più veloce anche in finale, dove è arrivato a 228,862 km/h, precedendo così il francese Simon Billy, secondo a 227,592, e l’austriaco Klaus Schrottshammer, bronzo a 226,843. Il campione in carica Bastien Montes, reduce da un lungo stop, è cresciuto manche dopo manche, ma si è dovuto accontentare del quarto posto arrivando a 226,700 km/h. Si è classificato nono, invece, Ivan Origone, con la velocità di 221,538 km/h, mentre Emilio Giacomelli si era fermato in semifinale.

Ecco Simone nel dopo gara: “Nell’ultimo giro la neve era marcia ed è pure caduto un sasso abbastanza grande nella parte alta che mi ha creato molti problemi – afferma -, per fortuna alla fine è andata bene. Sono stato avanti in tutte le manches, con questo trionfo mi sono imposto in sei occasioni su otto in un Mondiale e mi sembra un ottimo bilancio. Fortunatamente il mio fisico mi sta sostenendo, saranno le ginocchia a dirmi quando smettere, per il momento tengo ancora questi ritmi. È una vittoria che ha un grande valore, era dal 2013 che mi mancava, negli anni successivi è sempre successo qualcosa che mi ha impedito di ripetermi. Oggi sono dispiaciuto per il risultato di mio fratello Ivan”. Ora si guarda al futuro: “Il tentativo di record su questa pista previsto nelle prossime settimane al momento è annullato perché non ci sono le condizioni. La neve non è molta, già oggi siamo partiti da un punto più alto e le velocità sono nettamente più basse del record. Dovrebbe nevicare almeno un metro nei prossimi giorni ed è difficile che accada, mi dispiace perché la forma c’era. Non rimane che concentrarsi sul finale di stagione, rimangono una tappa sempre qui a Vars e due gare ad Andorra, dove cercheremo di mantenere il primo posto nella classifica di Coppa del mondo“.

Terzo podio mondiale consecutivo anche per Valentina Greggio, che dopo due trionfi consecutivi porta a casa una medaglia di bronzo e deve cedere lo scettro alla svedese Britta Backlund, la migliore in tutte le manche che in finale è arrivata alla velocità di 221,266 km/h precedendo anche la connazionale Lisa Hovland-Uden (220,318). Quarta Nicole Schmidhofer, l’austriaca che ha vinto la coppa di specialità di discesa nello sci alpino e ha voluto cimentarsi in un’altra disciplina, evidentemente con ottimi risultati, mancando di un soffio il podio.
Valentina ha così dovuto cedere il titolo che deteneva da due Mondiali: “Per come si erano messe le cose in mattinata è una medaglia guadagnata, per le mie ambizioni di inizio stagione è una medaglia persa. In finale ho sciato bene ma sentivo lo sci inchiodato, in questa stagione fatico a trovare il giusto bilanciamento fra sci e sciolina, oltretutto le condizioni rispetto alle run di venerdì sono cambiate. Passare dal primo posto alla terza posizione un po’ mi brucia, però oggi avevo sensazioni giuste e posso ancora risalire la china se trovo la combinazione giusta. La presenza in gara della Schmidhofer? È un bene che la vincitrice della Coppa del mondo di discesa femminile si sia cimentata in mezzo a noi, una come lei dispone di migliori sci e di migliori materiali e non è la stessa cosa. Però è arrivata quarta, ciò significa che per affrontare la nostra specialità ci vuole una preparazione specifica”.

Ordine d’arrivo gara maschile Mondiali Vars (Fra)
1. ORIGONE Simone ITA 228,862 /km/h
2. BILLY Simon FRA 227,592
3. SCHROTTSHAMMER Klaus AUT 226,843
4. MONTES Bastien FRA 226,700
5. VITASAARI Jukka FIN 225,000
6. SHUMLIN Mikhail RUS 224,439
7. KRAMER Manuel 222,772
8. CERMAK Radek CZE 222,085
9. ORIGONE Ivan ITA 221,538
10. MAY Philippe SUI 221.130

GIACOMELLI Emilio ITA (eliminato in semifinale)

Ordine d’arrivo gara femminile Mondiali Vars (Fra)
1. BACKLUND Britta SWE 221,266 km/h
2. HOVLAND-UDEN Lisa SWE 220,318
3. GREGGIO Valentina ITA 218,314
4. SCHMIDHOFER Nicole AUT 217,590
5. MARTINEZ Celia FRA 216,086

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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