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Simone Origone vola a 220.100 km/h e conquista la 55esima vittoria in Coppa

Simone Origone vola a 220.100 km/h e conquista la 55esima vittoria in CoppaSimone Origone è come un’equazione matematica: più si alzano le velocità, più lui si esalta. Così è successo anche nel secondo appuntamento di Coppa del mondo disputato sulla pista francese di Vars, dove il 42enne campione valdostano ha centrato il successo numero 55 della carriera (per 108 podi complessivi) con la ragguardevole misura di 220,100 km/h, grazie alla quale ha tenuto a distanza i francesi Simon Billy e Basten Montes, fermatisi a 219,690 km/h e 216,630 km/h. Discreta prova anche per Ivan Origone, classificatosi in sesta posizione con 211,160 km/h.

Stavolta abbiamo trovato condizioni decisamente migliori rispetto a sabato – ha spiegato Origone -. C’era assenza di vento e la pista era preparata decisamente meglio. Gli organizzatori non sono riusciti a farci partire più in alto e mi è dispiaciuto, perché un giro più veloce lo avrei fatto più volentieri soprattutto in vista delle gare di marzo (quando ci saranno i Mondiali, ndr).

Sono partito con una linea leggermente sbagliata perché ho toccato i teloni quando mi sono girato, ma i materiali erano decisamente buoni e mi hanno consentito di rimanere comunque davanti ai francesi che erano gli avversari più pericolosi”.

In campo femminile Valentina Greggio non è riuscita a prendersi la rivincita nei confronti della svedese Britta Backlund, che si era imposta il giorno precedente. La svedese ha messo fra sé e l’ossolana un distacco superiore rispetto a sabato, con 213,560 km/h contro 209,750 km/h, mentre la francese Clea Martinez ha completato il podio con 206,100 km/h, a discapito della sorella Celia, con 202,380 km/h.

“Non ho idea di cosa sia successo in finale – ha spiegato Greggio -. In semifinale ero davanti a Backlund, ma sapevo che su una vene così fredda lei è molto più pesante e quindi avvantaggiata. Forse non ho tenuto una linea ottimale, devo rivedermi al video. Sono un pochino delusa ma c’è tempo per migliorare”.

Il prossimo appuntamento del circuito è previsto a Idrefjall, in Svezia, venerdì 10 e sabato 11 marzo, con due gare.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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