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SL Adelboden: comanda Schwarz

Era nell’aria e non c’è da stupirsi: l’austriaco Marco Schwarz comanda la prima manche dello slalom di Adelboden. Una discesa splendida, un controllo dell’azione fantastica e possiamo assicurare che il tracciato è davvero complicato, con terreno marmoreo e nevicata in atto (da ieri).  E’ stato l’unico a non patire le trappole. Una su tutte, quella porta posta su un dosso completo di placca di ghiaccio che ha costretto all’errore quasi tutti e molti all’out. Lì è stato peffetto. Bravissimo anche sul baratro finale dove è riuscito a portarsi in avanti e a mantenere la linea più stretta possibile. Dietro al marco una situazione davvero curiosa: la stessa classifica della prima manche del gigante di ieri: Henrik Kristoffersen, a 5 centesimi Marcel Hirscher (+0,39 su Schwarz) , e a 18 centesimi (come ieri!) il francese Alexis Pinturault, quarto a 52/100 dal comando. Il fenomeno norvegese ha commesso un erroraccio sul muro ed ha perso tantissimo, al punto che Marcel che pagava 5 decimi a 10 porte dal traguardo, ha ridotto il gap portandolo a 5/100. Anche Alexis sul baratro ha faticato, ma poi, dopo quella difficilissima seconda porta, è riuscito a fare la linea migliore e questo spiega quei 5 decimi recuperati (da 64 a 18).
Ma la gara non si giocherà soltanto con i primi quattro fenomeni perché come spesso capita, al quinto posto c’è il francesino Clement Noel a 59/100, poi gli slalomisti elvetici: Daniel Yule, partito per primo paga 38/100, ma alle sue spalle c’è un probabile niuovo fenomeno, uno dei tanti di Matteo Joris: Reto Schnidiger, che con il 36 ha chiuso al settimo posto a soli 74/100 da Schwarz. Davvero notevole! Poi a 3 soli centesimi il gigante Ramon Zenhaeusern anticipato però dal francese Muffat-Jeandet, ottavo a +0,76. E’ lì anche Luca Aerni, decimo appena davanti a Manfred Moelgg, ancora una volta il migliore Azzurro, per ora undicesimo. Manni è stato uno dei migliori sul muro conclusivo, ma accidenti a quella lastra sul pianetto di transizione dove gli è scappato via l’esterno, provocando un ritardo di 1”36. Poi è riuscito a colmare il distacco risucchiando 4 decimi a Kristoffersen, mentre la differenza con Schwarz è rimasta tale, quindi +1”30. Stefano Gross che qui ha anche saputo vincere non ha saputo fare l’exploit che sperava e il suo distacco + di 1”48. Davanti a lui Stehle, Hadalin, Hirschbuehl, Lizeroux, Rodes e Grange.
C’era molta curiosità sul nostro Simon Maurberger, bravissimo ieri e anche oggi ha mantenuto le promesse che non sono ancora quelle di vincere ma di crescere: e accidenti: il ritardo di 1″50 è dav vero poco in uno slalom del genere! Diciamo che protegge le spalle a Gross! Non male la risposta anche data da Alex Vinatzer che ha chiuso poco dopo Simon a +1″66. Gli occchi erano puntati però su Giuliano Razzoli, perché il suo tentativo di rientrare nei trenta appassiona tanti sportivi. Partito con il 43 ha trovato una pista accettabile, ovvero, ancora bella dura e non così eccessivamente segnata: ebbene, questa la sua prima manche: 4/100 al primo intermedio, 60/100 al secondo e poi… l’errore fatale sul muro. Non era come spesso capita arretrato, ma non è riuscito a controllare il peso della sua mole. La sua reazione non è stata eccezionale ed è stato costretto a fermarsi. Davvero un gran peccato perché si sarebbe qualificato al 100 per 100. Appuntamento rimandato a Kitzbuehel, laddove due anni fa interruppe di fatto il bello della sua carriera. Ci ha provato anche Fabian Bacher, pettorale 49,  bravissimo a chiudere a 1″86 di ritardo che gli vale la 30esima posizione. Che per fortuna rimarrà tale! Tra i qualificati anche  Riccardo Tonetti  che con una super manche ha chiuso 22esimo. Benen, ne abbiamno sei nella seconda manche!
Tra i disarcionati di lusso, Manuel Feller,  Loic Meillard, Andre Myhrer e Dave Ryding

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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