Ha vinto il più forte, non ce n’è. Marcel Hirscher ha la capacità di gestire le sue discesa come un computer pur sciando con uno stile che non è da manuale stilistico. Almeno da vedere, perché sotto, i piedi fanno miracoli! Nella prima parte non è stato irresistibile, ma cos’ha fatto sul muro!. Davvero geniale. Applausi a scena aperta anche per lo svedese Andre Myhrer che è tornato finalmente a farci divertire con una manche del miglior Andre che quest’anno si era nascosto. Al terzo posto una non più sorpresa, Henrik Kristoffersen, al suo secondo podio dell’anno e per una classe ’94 non c’è proprio niente male. Ma si era visto due anni fa quando ai Mondiali Juniores di Roccaraso fece incetta di medaglie anche se conquistò l’oro in gigante. Chi è rimasto sul muro a mangiarsi le dita è Felix Neureuther. Era davanti a Hirscher, ma poi, forse a causa della scarsità di luce, la punta dello sci sinistro è passato all’interno del palo. Un’inforcata classica e forse inaspettata. Dannato anche Mattias Hargin, al comando nettamwnte dopo la prima manche, ma pasticcione sul muro nella prova conclusiva. Stava per incrociare gli sci e per rimanere in pista ha dovuto tirare il freno a mano per perdere addirittura il podio. Un quarto posto davanti al sempre bravo Manfred Moelgg, quinto e regolare nel rendimento come un orologio.
Ma tra gli azzurri quello che veramente ci ha impressionato è stato, ancora una volta, Patrick Thaler, sesto al traguardo. La sua seconda manche è stata semplicemente splendida. Non ha sbagliato nulla, lasciando andare al massimo verso il basso le punte dei suoi sci nella parte filante iniziale e poi, sul muri, non ha tirato il freno come hanno fatto praticamente tutti. Questione di pelo e di essere convinti dei propri mezzi. Così su quel muro ha pennellato sfiorando la base die pali con una centralità di peso incredibile. Peccato aver accumulato troppo distacco nella prima manche, perché oggi l’azzurro sarebbe salito di filata sul podio. Accontentiamoci di una certezza: Patrick alle Olimpiadi sarà certamente protagonista, assieme a Moelgg
Giuliano Razzoli, quindicesimo, doveva tagliare il traguardo a tutti i costi e a tratti si è visto lo slalomista di 4 anni fa. In quelli più filanti, certo, ma anche sul muro ha sciato bene pur avendo tirato il freno a mano force in maniera eccessiva all’ingresso del ripido. Stefano Gross ha sciato a tratti bene, ma ha la capacità di sciare in maniera più sciolta e quando ciò accadrà, potrà attaccare il podio. Qui si è accontentato del nono posto. E’ un buon risultato, ma ha nelle gambe tempi migliori.
Uno slalom bellissimo, tra i più emozionanti della stagione, anche se viziato nella prima manche da una neve davvero brutta per chi è sceso dopo i primi numeri.
1 | 7 | 53831 | HIRSCHER Marcel | 1989 | AUT | 52.27 | 57.48 | 1:49.75 | |
2 | 6 | 501017 | MYHRER Andre | 1983 | SWE | 52.31 | 57.73 | 1:50.04 | +0.29 |
3 | 10 | 422304 | KRISTOFFERSEN Henrik | 1994 | NOR | 52.75 | 57.66 | 1:50.41 | +0.66 |
4 | 2 | 501111 | HARGIN Mattias | 1985 | SWE | 51.80 | 58.75 | 1:50.55 | +0.80 |
5 | 3 | 292491 | MOELGG Manfred | 1982 | ITA | 52.39 | 58.36 | 1:50.75 | +1.00 |
6 | 15 | 290732 | THALER Patrick | 1978 | ITA | 53.86 | 57.11 | 1:50.97 | +1.22 |
7 | 12 | 500656 | LARSSON Markus | 1979 | SWE | 53.02 | 58.04 | 1:51.06 | +1.31 |
8 | 22 | 534508 | CHODOUNSKY David | 1984 | USA | 53.50 | 57.95 | 1:51.45 | +1.70 |
9 | 18 | 293797 | GROSS Stefano | 1986 | ITA | 53.33 | 58.16 | 1:51.49 | +1.74 |
10 | 13 | 50625 | RAICH Benjamin | 1978 | AUT | 53.00 | 58.59 | 1:51.59 | +1.84 |
11 | 14 | 192665 | GRANGE Jean-Baptiste | 1984 | FRA | 53.50 | 58.16 | 1:51.66 | +1.91 |
12 | 9 | 50605 | HERBST Reinfried | 1978 | AUT | 54.22 | 57.69 | 1:51.91 |
TagsCoppaDelMondoSci
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