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SL CAMPIGLIO: la gioia di Kristoffersen, la rabbia di Razzoli

Su un tracciato un poco più semplice rispetto a quello della prima manche (disegnata dal coach norvegese), Henrik kristoffersen ha conquistato la vittoria nello slalom speciale di Madonna di Campiglio, imponendosi davanti agli austriaci Marcel Hirscher e sulla sorpresa Marco Schwarz
Sei vittorie a soli 21 anni significa prenotare il podio per molti anni. Mettiamoci anche 2 secondi e 7 terzi posti con ingresso in Coppa nel 2013. Anzi, il vero debutto fu alle finali di Coppa del 2012, anno in cui conquistò l’oro in gigante e l’argento in slalom ai Mondiali Juniores. Questo è Henrik kristoffersen, vincitore di uno degli slalom più belli del circuito in un vero e proprio tempio dei rapid gates. Una vittoria conquistata nella prima manche, chiusa con poco più di un secondo su Hirscher, annichilito al traguardo, dopo averlo ammirato, con tanto stupore. Henrik non si scopre certo questa sera, ma quello che ha impressionato è il come ha ottenuto il suo sesto sigillo, dimostrando di essere un vero fenomeno dal punto di vista tecnico, ma anche glaciale da quello psicologico. Che l’abbia mandato Svindal? Lo scopriremo strada facendo, così come sarà bello rivedere gli azzurri al prossimo slalom di Zagabria, perché abbiamo due assi nella manica sempre pronti a salire sul podio. Il catino della 3-Tre è

Giuliano Razzoli nello slalom di Madonna di Campiglio
Giuliano Razzoli nello slalom di Madonna di Campiglio

ancora lì a lanciare gli occhi al cielo per quegli 8 centesimi che  hanno privato Razzoli del podio a favore dell’austriaco Marco Schwarz, sorpresa a metà.  Secondo miglior tempo, dietro solo all’elvetico Luca Aerni. Il giovane austriaco ha trovato un ritmo fuori dal comune, soprattutto nella parte centrale. Non è insolito vederlo così pimpante perché ha un grande talento. Il suo problema è rimanere dentro con regolarità. Non ci stupiremo se, qualora trovasse continuità, lo trovassimo entro breve a lottare con i top player della specialità. Era alla sua undicesima comparsa in Coppa e possiamo ben dire che di tempo ne ha! E con lui anche Luca Aerni, che ha dato ben 95/100 a Kristoffersen nel secondo tempo.  D’altra parte gli slalomisti rossocrociati stanno crescendo non poco. Lo testimonia anche la prova positiva di Daniel Yule, classe ’93 come Aerni, che ha recuperato posizioni preziose e sicuramente anche punti Fis utili per abbassare il suo pettorale e cercare di entrare nel primo gruppo (oggi aveva il 16). Marcel Hirscher è riuscito a stare davanti a Schwarz in forza del vantaggio accumulato nella prima manche.

Marcel Hirscher nello slalom di Madonna di Campiglio
Marcel Hirscher nello slalom di Madonna di Campiglio

PAURA DRONE
Paura durante la discesa di Hirscher quando il drone è caduto a pochi metri dalle sue code. Meno male che Marcel era veloce! E’ crollato al suolo come una bomba e se lo avesse preso sarebbero stati guai seri per il fuoriclasse austriaco. Era la prima volta che la Fis permetteva l’impiego del drone in Coppa, autorizzato perché pilotato da un professionista. Dopo questo incidente, che poteva costare caro a qualcuno, (poteva cadere anche in mezzo al foltissimo pubblico)  non lo rivedremo per molto tempo.

I DELUSI
Contavamo anche su Stefano Gross, ma il fassano ha sbagliato completamente gara. peccato. Quando si rischia il tutto per tutto può capitare. Delusione anche per Felix Neureuther che ha imbroccato una brutta serata e nella manche decisiva è uscito quasi subito. Deludente anche il russo Alexander Khoroshilov finito fuori dai 10. Con gli slalomisti migliori in difficoltà sono balzati alla ribalta le seconde giovani leve, partiti tra i primi nella seconda manche:
Poca luce sugli svedesi che non sono più dominanti come nelle ultime due stagioni: fuori Lahdenpere, fuori la punta Hargin, nel secondo foglio della classifica sia Byggmark che Baeck, mentre Hargin e Myhrer ha concluso solo al nono posto

Patrick Thaler (13esino) ha eguagliato la piazza ottenuta nella prima manche. Poco reattivo verso la fine, ma ci mancherebbe, a 38 anni non può pretendere di rendere come un ventunenne! Deve afidare tutto all’esperienza e all’istinto per salire sul podio. E non è detto che non capiti
Manfred Moelgg, ottavo meglio di Thaler, ma per salire bisogna sciare in un altro modo. Bene la mentalità, perché scia con puntualità, ma le linee devono essere più filanti e se ti capita di girare sotto al palo, poi per recuperare il ritmo giusto è dura. Bravi entrambi comunque, per essere sempre lì, nei primi 15.

Riccardo Tonetti, 18esimo dopo la prima manche, era partito con un buon ritmo nella seconda, ma poi, dopo 15 secondi, è scivolato per colpa di un arretramento e la gara è andata. Ha recuperato il traguardo solo per la gloria, finendo 27esimo

Ranking

RANK BIB NAME NAT RUN 1 Rk1 RUN 2 Rk2 TOTAL DIFF
1 4 KRISTOFFERSEN Henrik

NOR

47.34 1 +0.95 4 1:37.80
2 3 HIRSCHER Marcel

AUT

+1.03 2 +1.17 5 1:39.05 +1.25
3 33 SCHWARZ Marco

AUT

+2.11 17 +0.43 2 1:39.39 +1.59
4 10 RAZZOLI Giuliano

ITA

+1.33 4 +1.29 7 1:39.47 +1.67
5 28 AERNI Luca

SUI

+2.79 26 49.51 1 1:39.64 +1.84
6 1 DOPFER Fritz

GER

+1.53 9 +1.38 8 1:39.76 +1.96
7 12 GRANGE Jean-Baptiste

FRA

+1.60 11 +1.52 10 1:39.97 +2.17
8 21 MOELGG Manfred

ITA

+1.74 12 +1.55 11 1:40.14 +2.34
9 20 CHODOUNSKY David

USA

+1.83 14 +1.49 9 1:40.17 +2.37
10 8 MYHRER Andre

SWE

+1.47 7 +1.97 21 1:40.29 +2.49
11 16 YULE Daniel

SUI

+2.62 23 +0.84 3 1:40.31 +2.51
12 6 KHOROSHILOV Alexander

RUS

+1.36 5 +2.12 22 1:40.33 +2.53
13 17 THALER Patrick

ITA

+1.76 13 +1.93 20 1:40.54 +2.74
14 11 MUFFAT-JEANDET Victor

FRA

+1.53 9 +2.18 23 1:40.56 +2.76
15 30 ZAMPA Adam

SVK

+2.46 20 +1.27 6 1:40.58 +2.78
16 9 LIZEROUX Julien

FRA

+1.95 15 +1.86 19 1:40.66 +2.86
17 5 GROSS Stefano

ITA

+1.23 3 +2.62 25 1:40.70 +2.90
18 18 BAECK Axel

SWE

+2.09 16 +1.84 16 1:40.78 +2.98
19 22 BYGGMARK Jens

SWE

+2.28 19 +1.69 15 1:40.82 +3.02
20 40 DIGRUBER Marc

AUT

+2.83 28 +1.55 11 1:41.23 +3.43
21 55 FELLER Manuel

AUT

+2.59 22 +1.84 16 1:41.28 +3.48
22 42 HAUGEN Leif Kristian

NOR

+2.82 27 +1.65 13 1:41.32 +3.52
23 48 BUFFET Robin

FRA

+2.83 28 +1.65 13 1:41.33 +3.53
24 25 RYDING Dave

GBR

+2.66 25 +1.84 16 1:41.35 +3.55
25 23 HERBST Reinfried

AUT

+2.55 21 +2.25 24 1:41.65 +3.85
26 14 PINTURAULT Alexis

FRA

+2.62 23 +3.09 26 1:42.56 +4.76
27 32 TONETTI Riccardo

ITA

+2.26 18 +4.54 27 1:43.65 +5.85
24 LAHDENPERAE Anton

SWE

+2.86 30 DNF
7 HARGIN Mattias

SWE

+1.49 8 DNF
2 NEUREUTHER Felix

GER

+1.40 6 DNF

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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