Gare

SL Campiglio, nella prima Braathen va dritto, Vinni inforca

SL Campiglio, nella prima Braathen va dritto, Vinni inforca.
Sempre spettacolare la 3Tre, preparata ad arte dagli addetti pista di Madonna di Campiglio, dove il norvegese Lucas Braathen crea una barriera quasi invalicabile tra lui e tutti gli altri. 42 centesimi di vantaggio su Loic Meillard è tanta roba, anche perché gli inseguitori sono tutti molto vicini. Daddy Linus Strasser è il secondo del gruppetto che può ambire al podio e paga mezzo secondo netto, 5 centesimi più veloce di Daniel Yule che sul Canalone Miramonti è sempre abile a pennellare. Rimane in corsa Henrik Kristoffersen che però non è riuscito a trovare il ritmo giusto. Braathen invece, è stato fenomenale e abile a capire che in quegli angoli si poteva rischiare e non fare troppa curva.

Lo aveva capito anche Alex Vinatzer che stava viaggiando su ottimi parziali tenendosi qualche centimetro in più di distanza dalla base del palo per non incorrere nella solita inforcata. Ma l’Azzurro non è capace di scendere al risparmio e allora, fidandosi di un buon ritmo ha tagliato un po’ troppo e lo sci interno ha preso la parte sbagliata per questione di millimetri. Tanto è bastato per farsi passare il rapid gate in mezzo le gambe. A vedere la sciata non è sembrato patisse il fastidio al ginocchio che in Badia ha subito una lieve lesione meniscale.

Così, a difendere il Tricolore c’è Tommaso Sala, che con la sua estrema pulizia perde un pelo di troppo nella parte centrale, ma l’1″05 di ritardo non è un dramma (sportivo) come quello che sta vivendo Alex, il primo a dispiacersi e a disperarsi per se stesso, ma anche per i tifosi.

Ci sono anche gli austriaci: Gstrein e Strolz sono sesti a 79/100 con Feller alle loro spalle a 8 decimi. La seconda manche sarà pazzesca e incerta fino alla fine, con tanti nomi pronti a dare l’anima perché salire sul podio sulla 3Tre è qualcosa che rimane per sempre nei ricordi più belli. Così ci proveranno anche Popov (+0,82), Pertl (+0.91), Haugan (+0,98) e Matt (+0,99).

E chissà, anche Giuliano Razzoli che sembrava fermo, lento quasi immobile, ma i suoi sci scorrevano comunque veloce. Con la schiena che lo sorregge a mala pena e con pochi pali nelle gambe è riuscito a concludere sedicesimo a +1″25, appena dietro a un Noel decisamente spento.
Si è difeso bene Stefano Gross prima di sbagliare sul muro e il suo ritardo è di +1″95, fuori dai 30.  Qualifica mancata anche per Simon Maurberger 9 centesimi meglio del fassano, ma non è bastato. Tobias Kastlunger ha lottato mostrando un certo temperamento, ma si vede che deve ancora crescere tecnicamente. Come Vinni inforca anche Federico Liberatore.

Fa specie verificare che nella seconda vedremo due italiani e tre britannici: Ryding, Major e Taylor! Ok, ci sta anche un pizzico di mala suerte perché Sabo è 32esimo e Simon 31esimo a 3 centesimi, ma…

In aggiornamento

La Classifica

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment