Sl Campiglio, salta Noel, Vinatzer è un leone, ma è 4°.
Clement Noel non vince una gara che aveva già in mano. Salta una porta in maniera decisamente clamorosa in vista del traguardo. Dinamica identica a quella di Vinatzer in Val d’Isère. Stava viaggiando con un secondo di vantaggio su tutti, ma… lo slalom è così, ti può fregare da un momento all’altro, anche se stai sciando in maniera divina.
La vittoria va al norvegese Sebastian Foss-Solevaag cche ora veste il pettorale rosso, con Alexis Pinturault (meno male che era in crisi!) che si ritrova al secondo posto, frutto di una prova stupenda, sempre in controllo. Felice come un bambino lo svedese Kristoffers Jakobsen a +10/100 dalla vittoria a 1/100 dalla piazza d’onore. Vinni è quarto a +0,26.
Una manche favolosa quella di Alex Vinatzer per mille motivi. Quello che ci ha impressionato di più è il coraggio. Non ha avuto alcun timore di rischiare tutto quello che poteva. Non era facile dopo quello che era capitato in Val d’Isère. Non è salito sul podio ma il livello di chi lo ha preceduto questa sera è stato davvero altissimo. Più o meno hanno fatto tutti lo stesso tempo così ha giocato la differenza che si era creata nella prima manche.
Una manche di grande orgoglio per Loic Meillard (quinto) che si è ricordato chi è e di che cosa è capace di fare. Una manche perfetta, in totale attacco e dalle linee strettissime. Quello che serviva per sfruttare al massimo l’occasione di partire a pista liscia.
Partito per secondo, man mano che scendevano gli atleti è nata la consapevolezza di poter fare un pensierino anche al podio. La pista si stava rovinando non poco, così il pensiero è volato a domenica scorsa quando l’austriaco Feurstein, partito come lui indietro nella seconda, concluse al quarto posto. Con la differenza che il podio dopo la prima manche non era poi così lontano.
Giuliano Razzoli settimo, ha provato a tirarlo fuori da lì ma non c’è riuscito per soli 6 centesimi. Bellissima manche per l’Azzurro che si è preso i suoi rischi, ma con una certa sicurezza. Quel pettorale numero 26 è destinato a scendere! Anche se l’obiettivo del Razzo è un altro: fare le valigie per Pechino. Beh, finora è indubbiamente il numero due della squadra. 17esimo a metà gara è risalito fino alla settima posizione, meglio della nona della Val d’Isère: applausi!
A spostare dalla sedie leader Loic ci ha pensato il norvegese Timon Haugan, decimo dopo la prima manche, ottimo quinto alla fine.
Ma la risalita in classifica dell’elvetico e anche di Giuliano non era comunque finita lì. Vanno dietro anche il compagno di squadra Luca Aerni, il bulgaro Albert Popov, Henrik Kristoffersen e Dave Ryding (inforcata). Totale: Meillard 23 posizioni recuperate. Razzoli dieci!
Meno efficace la prova di Simon Maurberger e di Tommaso Sala. Avevano bisogno di punti e non se la sono sentita di tirare alla morte, o quantomeno come nella prima manche. L’epilogo della gara gli ha dato ragione: decimo Simon, dodicesimo Tommy
Da segnalare la presenza dopo tanti ani di un giapponese nlla top ten. Si chiama Yohei Koyama, ottavo, davanti a Muffat-Jeandet.