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SL Courchevel: testa a testa Shiffrin-Vlhova, dietro di loro il vuoto!

Il grande Hubert Fink scriverebbe: Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova sciano, le altre scendono! Non ha tutti i torti ma non a caso la coppia di testa, separata da soli 17/100 avevano il pettorale 1 e 2 nel quarto slalom della stagione tracciato da Mauro Pini sulla Emille Allais. Le goccioline presenti sulle maschere delle atlete non sono spruzzi di neve ma lacrime di pioggia anche se la pista si trova a quasi 2.000 metri. Di fatto, il terreno si è subito segnato pesantemente e il disegno zeppo di figure e angoli acuti non ha facilitato l’azione delle atlete.

Katharina Liensberger ha compiuto una super manche perché col 10 è riuscita a infilarsi in terza posizione senza sbagliare come tutte le altre. 1″06 il suo ritardo, quasi 6 decimi di vantaggio su Paula Moltzan che la insegue assieme a Katharina Truppe, quinta a +1″66, 3 centesimi più veloce di Katharina Gallhuber.

Solo il gioiello croato Zrinka Ljutic (+1″90), la norvegese Mina Fuesrt Holtmann (+1″95) e la svedese Sara Hector (+1″96) sono riuscite a rimanere sotto i due secondi, poi si passa ai +2″03 della svedese Hanna Aronsson Elfman, decima.

A sostenere la tesi che la differenza l’ha fatta la neve, le discese stesse di Miki e Petra non esenti da errori. La loro esperienza le ha aiutate non poco ad accarezzare la neve, evitando di scaricare tutti i cavalli nel culmine della curva. Chi l’ha fatto lo ha pagato caro.

Eroina di giornata, anzi, di serata, la norvegese Kristin Lysdahl, 17esima col 45.

Chiamate a confermare la crescita tecnica, le Azzurre sorridono a metà: Marta Rossetti si è collocata in 21esima posizione a +2″77. Sembra tanto ma il decimo posto è a 7 decimi. Era su quella linea anche Lara Della Mea ma sull’ultimo cambietto ha inforcato non riuscendo ad assorbire un dosso. Stessa fine hanno fatto Martina Peterlini, Anita Gulli e Vera Tschurtschenthaler mentre Emilia Mondinelli,  paga +3″72, Lucrezia Lorenzi (appena dietro a Lara Colturi), +4″09 e Beatrice Sola +4″81.

Solo 5 ragazze con un pettorale superiore al 30 si sono qualificate, considerando che quattro atlete dall’ 1 al 30, sono uscite! Una di queste, l’unica francese qualificata: Clarissa Breche, 29esima col 69!

La classifica della prima manche

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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