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SL Garmisch, escono tutti, doppietta per Kristoffersen, Razzo è sesto

Il solito finale pazzo in uno slalom. Loic Meillard, Ramon Zenhaeusern, Johannes Strolz saltano uno dopo l’altro, Salarcih e Pinturault cedono, Foss-Solevaag si inchioda come Feller. E Henrik Kristoffersen si ritrova ancora una volta sul primo gradino del podio. Non capita per caso, il norvegese, al contrario dei suoi colleghi, risolve la questione spesso nelle seconde manche. Dove non arriva il gesto tecnico ideale interviene il carattere, l’esperienza, l’impeto di un atleta che non cambia mai anche se gli anni passano anche per lui.

Al suo fianco Dave Riding a +0,35 che risale dalla 19esima piazza e Linus Strasser a +0,47.

Su un tracciato così angolato in cima, Dave Riding ha trovato pane per i suoi denti e dopo aver ringraziato il suo allenatore che ha tracciato la manche, ha recuperato tante posizioni, con parziali che pochi sono riusciti a imitare. Tra questi Linus Strasser che però perde stranamente nel finale sul britannico, finendo davanti per soli 2 centesimi a Lucas Braathen che invece incanta sulle nevi tedesche. Certo è che da una bella manche recuperare fino a raggiungere il terzo gradino del podio… Ryding davvero da applausi!

C’è tanto rammarico per Giuliano Razzoli che in questa seconda ha sciato davvero bene. Il livello però è talmente alto per tutti che basta 1 decimo per perdere il podio. 14esimo a metà gara, la sua bella manche è premiata con l’ennesima top ten: sesto posto a uno solo decimo da Strasser. Davanti a lui Marco Schwarz che segna il miglior tempo di manche e Luca Braathen secondo tempo.

Una seconda manche poco brillante quella di Alex Vinatzer che non riesce a sciare con la scioltezza necessari. Un’azione troppo “strappata” spesso a rincorrere il palo. La sua posizione cade a volte sulle code, situazione che cerca di compensare buttando in avanti il busto. Ne risulta una sciata disordinatac he non produce velocità. 17esimo dopo la prima, l’Azzurro guadagna sette posizioni più per demerito degli altri: nono!

Tommaso Sala questa volta brilla poco. Già in difficoltà nella prima manche, conclusa in 25esima piazza, non è riuscito a cambiare passo nella seconda dove non cambia mai ritmo e fa fatica a condurre lo sci su angoli così acuti. Rimane sempre l’unico Azzurro a essere finora andato a punti in tutti gli slalom disputati. Oggi, 19esimo.

Ora la classifica di specialità è un po’ più chiara. Con questa uno-due, si è portato in testa con 356 punti, con Braathen che rimane secondo con 307. Poi Linus Strasser 278, Dave Ryding 262, Feller 261. Vinatzer guadagna una posizione ed è nono con 209 punti, 5 in più di Razzoli, mentre Sala è 13esimo con 170 punti

LA CLASSIFICA

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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