Il norvegese Atle Lie McGrath chiude la prima manche dello slalom di Gurgl davanti a tutti ma nulla è ancora detto. Ci sono ben 16 atleti racchiusi in un secondo lasciando apertissime le sorti del secondo slalom della stagione dopo Levi.
Il norvegese ha chiuso in 52”12 grazie a una prova costruita con continuità impressionante nei quattro settori, dominante nella parte centrale (17.07 il riferimento) e molto efficace nel tratto conclusivo. Una manche senza sbavature, interpretata con lucidità su una neve che nel corso dei passaggi ha iniziato a scavarsi, imponendo anticipo e gestione precisa dei cambi di ritmo. Eduard Hallberg è ancora protagonista: è 2° a +0”17
Il finlandese, già straordinario a Levi, replica infilando un’altra manche di livello e trovando il secondo posto. Ha costruito la sua prova nella parte alta, molto fluida, e soprattutto nei tratti dove la pista iniziava a vibrare: controllo nei pressi del ripido, ottima capacità di assorbimento e un finale fenomenale. Non più una sorpresa: ormai una conferma.
Sul terzo gradino provvisorio c’è Tanguy Nef a +0”17, identico distacco di Hallberg, ma tempo leggermente superiore al centesimo. Lo svizzero ha sciato con grande efficacia nelle prime sezioni, perdendo qualcosa nella parte più tecnica ma mantenendo un ritmo costante che lo tiene pienamente in corsa per la vittoria.
Quarto Timon Haugan (+0”39), incisivo nel primo settore e molto veloce sul piano, nonostante un leggero arretramento nella parte ripida. A un soffio, quinto Linus Strasser (+0”41), tra i più aggressivi nei primi 30 secondi di gara e pulito sul fondo.
Manuel Feller è sesto a +0”43: esplosivo in alto, più irregolare al centro, ma comunque vicinissimo ai migliori. Dietro di lui c’è Clément Noël (+0”48), ancora alla ricerca del suo miglior equilibrio: il francese ha dichiarato di non “sentire” la neve come vorrebbe, ma essere comunque a meno di mezzo secondo dal leader lo mantiene in zona podio potenziale.
Il belga Armand Marchant firma una delle sue migliori manche recenti, settimo a +0”65, davanti ad Fabio Gstrein (+0”64), molto veloce nella parte alta. Loic Meillard (+1”08) resta attardato, mentre Lucas Pinheiro Braathen, il vincitore di Levi (+0”73) alterna passaggi eccellenti a qualche sbavatura che lo tiene fuori dai primissimi.
Alex Vinatzer decimo, con il secondo miglior tempo nella parte finale
Decimo posto provvisorio per Alex Vinatzer (+0”66), autore di una manche tattica nei primi tre quarti, come suggerito anche in telecronaca.
Il gardenese ha scelto di rimanere pulito nella parte iniziale, senza forzare, per poi accendersi nel finale, dove ha fatto segnare il secondo miglior parziale assoluto .
Nella parte conclusiva si è scatenato: un’accelerazione evidente rispetto all’intera manche, frutto di una linea tenuta alta e di un buon ritmo nei cambi. Una gestione intelligente: margine alto, tempi stretti, e una seconda manche che può riportarlo pienamente in lotta per le prime posizioni.
È uno slalom emozionante e imprevedibile, come confermato dalla telecronaca stessa, che sottolinea come la pista — pur scavandosi — continui a permettere recuperi pesanti, soprattutto nella parte finale dove molti atleti hanno ribaltato il proprio piazzamento.
Con distacchi così contenuti non basta il ritardo di 1,47 che Tommaso Sala prende da Mc Grath, ma a fine gara c’è un piccolo colpo di scena: Filip Zubcic viene squalificato e Tommy conclude la prima manche al trentesimo posto! Una grandissima opportunità visto che nella seconda partirà per primo. Niente da fare, invece, per Simon Maurberger (+1″92, 35esimo), per Tobias Kastlunger (+1″99) e Matteo Canins (+2″11)






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