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SL Kitz: Gross e poi Razzoli…

 Ma quanto ci piace lo slalom di Kitbuehel…? Al termine della prima manche Stefano Gross si ritrova al comando con 7 centesimi su Giuliano Razzoli sceso col numero 18 su un percorso già scalinato. Siamo obbligati a contenere l’euforia perché siamo solo a metà gara, ma davvero verrebbe da gioire come un goal! Al terzo posto si è piazzato Marcel Hirscher con l’1 a 18/100, ma attenzione al francese Missilier che aveva 9 decimi al primo intermedio diventato 3 all’ultimo intermedio e anche al traguardo a pari merito con lo svedese Byggmark. Poi al sesto posto Patrick Thaler a 38/100, davanti a Neureuther (+56). La classifica è molto corta: 8 a 57, Voegl a 59, Baeck a 60, Kostelic a 61, Larsson a 83, Pinturault a 85, poi Myhrer, Pranger. Non ci sono in classifica Cristina Deville e Manfred Moelgg. Deville stava adando come un missile a 3 decimi di ritardo all’ultimo intermedio da Gross, poi ha inforcato in una porta semplice prima di un dosso. La discesa di Manni invece si è fermata dopo 4 porte: un arretramento fatale e via…
La gara, ripetiamo, non è certamente ancora finita, ma il nostro Cittì dovrà ben pensare chi portare a Schladming. Questa gara doveva essere decisiva ma confonde ancora di più le idee. Si può lasciare a casa Deville che l’anno scorso proprio qui a Kitz ha scritto il suo nome sulla telecabina? Potenzialmente è uno che sa vincere. Si può lasciara a casa Thaler che qui ha tirato fuori gli artigli dopo aver conquistato il quinto posto a Levi? (partecipazione conquistata secondo il nostro regolamento interno). E Razzoli che gara dopo gara sta diventando quello di Vancouver? Ravetto comunque deciderà, avrà ragione solo a Mondiale finito! Intanto godiamoci la seconda manche che potrebbe regalarci una gioia immensa!

Curiosit° il tracciato era stato affidato a papà Kostelic, ma al terzo disegno fuori regolamento la Fis gli ha tolto tale facoltà, così in riunione di giuria è stato estratto il nome di un altro allenatore: il nostro Theolier!

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi.

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