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SL Kitz: Hirscher irresistibile

 Sembrava troppo bello… ma con un Hirscher così non c’è proprio nulla da fare. Certo pè che ci avevamo fatto un bel pensierino, purtroppo sia Razzo che Gross hanno sbagliato una porta nemmeno troppo mpegnativa su quella gobbetta che aveva tradito Deville nella prima manche. Peccato, davvero un gran peccato. Il più felice è comunque Razzoli che ha concluso al quarto posto e Schladming a questo punto non gliela toglierà più nessuno. Stefano Gross è naufragato in 11esima piazza e meglio di lui ha fatto Patrick Thaler ottiimo sesto. A questo punto a rischiare i Mondiali è proprio Cristian Deville. Bisognerà capire se per Ravetto quei 40 secondi sublimi dimostrati nella prima manche saranno sufficienti per poter puntare su di lui. Classifiche alla mano il quartetto non si siscute: Meolgg, Gross, Thaler e Razzoli. Decisione comunque difficilissima. 
Fantastico comunque il pidio dello slalom di Kitz, non così diverso da quello di Wengen. Horscher si è preso una bella rivincita su Neureuther. Ha disegnato una seconda manche da manual, una delle tante si dirà. Però qui, davanti al suo popolo non ha avuto un’esitazione a dare il massimo. Una vera iena, uno spettacolo da leccarsi i baffi. E così purte Neureuther che comunque si è beccato ben 77 centesimi. Niente male anche Kostelic, terzo a 93/100, mentrre il Razzo ha concluso quarto a 1"01. Grande recupero di Raich che dal secondo flglio della classifica è risalito fino al quinto posto, proprio davanti al nostro Thaler. Stefano ha sbagliato troppo su quella gobbetta a 8 porte dal trguardo e il ritardo di 1"64 forse è fin troppo penalizzante per un atleta che comunque non si è risparmiato. Resta il rammarico perché è evidente che sia lui che Razzoli abbiano snobbato un passaggio non impossibile ma comunque da rispettare. Vien quasi da dire… "asini!", ed è quello che probabilmente gli dirà il tecnico Theolier. Pazienza, è stata comunque una gara esaltante, con 1" e 7 tra il primo e il trentesimo alla fine della prima manche. Ora, tutti a Schladming…

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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