Gare

SL Kranjska Gora: Follia Pinturault

Lo slalom è proprio una specialità assassina. Anche quando si ha un secondo e mezzo di vantaggio il sogno della vittoria può svanire con un nonnulla. Alexis Pinturault poteva affrontare il secondo percorso non cole ma mani in tasca ma con un certo margine di controllo. Invece, dopo una partenza intelligente ha voluto ingranare la stessa marcia che nella prima manche gli aveva permesso di compiere un vero capolavoro. All’ingresso dell’ultimo muro micidiale, è affogato in una vasca travolto dai flutti. Viene rabbia e questa cosa suona come una ingiustizia. Poi vedi chi ha vinto e torna il sorriso: Ivica Kostelic ha tirato fuori una prova delle sue, quelle dello scorso anno, anzio delle ultime stagioni che forse quest’anno non avevamo ancora visto. Grande Ivica, un campione infinito, e una stagipne senza una sua vittoria, diciamolo, suonava davvero male. Inchino, l’ennesimo, a Marcel Hirscher. Quei due errori pazzeschi commessi nella manche d’apertura sono scomparsi davanti a una seconda prova alla Hirscher. Precisione, dinamicità, capacità di mangiarsi i pericoli. Marcel è secondo a 19/100 dalla vittoria, mentre il suo compare Mario Matt è stato altrettanto campione da salire sul terzo gradino del podio, nonostante due rischi di arretramento rispediti al mittente con una compensazione di busto frutto della sua immane esperienza. Stupida invece l’uscita di scena di Giuliano Razzoli. Prima parte affrontata divinamente, ma poi, nella zona pianeggiante di raccordo, un eccesso di linea filante gli ha fatto portare lo sci interno al di là del palo. Inforcata stupida, peccato. I colori azzurri si adagiano così sul nono posto di manfred Moelgg, in difficoltà nel primo tracciato, in difficoltà nel secondo. Questa neve chimica non la sopporta. Due gradini più in su c’è Patrick Thaler che ha eseguito il compitino. Sa fare meglio, ma a questo punto della stagione non ne ha più. Bravo Roberto Nani che col sedicesimo posto ha messo un altro mattoncino verso la scalata a pettorali migliori (aveva il 40) e a punti è andato anche Riccardo Tonetti (Nr. 44), classificatosi al diciannovesimo posto, una migliore di quella di Stefano Gross, che alla quarta porta è esploso in una buca che si sapeva, doveva essere affrontata con sagacia tecnica. Così non ha fatto e ha buttato via una chance di podio. Onori a Kostelic, dolori a Pinturault. Che peccato! Marsigliese rinviata…

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment