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SL LADY ZAGABRIA: Shiffrin padrona assoluta

Non poteva fallire con un vantaggio così accumulato dopo la prima manche, ed anche se l’austriaca Kathrin Zettel  aveva sciato alla grnde piazzandosi davanti, Mikaela Shiffrin è scesa nella seconda nell’unico modo che conosce: miglior tempo nella prima, miglior tempo nella seconda, così come accaduto a Kuehtai. Impressionante, davvero impressionante: 1"68 di vantaggio sulla Zettel, dodicesima vittoria in carriera, terza di stagione, ma non ancora leader tra i pali stretti, perché Frida Hansdotter, solo ottava dopo la prima manche, si è ricordata di avere addosso il pettorale rosso ed ha fornito un’ottima discesa conclusiva, concludendo al quarto posto (grazie anche alle squalifiche di Strachova, Kirchgasser e Pietilae-Holmner. 
La norvegese Nina Loseth non era mai salita sul podio e sembrava che anche stavolta lo mancasse per un pelo, ma poi Sarka Strachova, terza nella prima manche, è saltata a una decina di porte dal traguardo dopo che stava conducendo con facilità in tutti i parziali. 
Tina Maze non ha voluto rischiare: sempre fluida e morbida non è sembrata così reattiva. Diciamo una seconda manche intelligente: ha tenuto nella prima parte e si è lasciata andare sul traguardo recuperando parecchio tempo. Un quinto posto che sorride alla sua classifica generale, dove ha incrementato il distacco da Anna Fenninger e limitato il recupero di Mikaela Shiffrin. 

Chiara Costazza nella seconda manche ha fatto una gara fotocopia rispetto alla prima: grandiosa fino a due terzi di gara, poi sul cambio che immetteva sull’ultimo muro, erroraccio che le ha rallentato l’azione sul pianoro successivo: quel secondo di vantaggio che aveva sulla canadese Mielzynski, leader fino a quel momento, si è trasformato in 80/100 di ritardo. Davvero peccato, perché quando Chiara scia come sa, è seconda davvero a poche specialiste. La trentina ha concluso all’ottavo posto a +4"62 dalla Shiffrin.

Gara fondamentale per Federica Brignone che è riuscita finalmente a dimostrare che lo slalom può essere nelle sue corde. Partita col 43 di pettorale si è qualificata per la seconda col 21esimo miglior tempo ed ha concluso al quattordicesimo posto, dimostrando grande dinamicità e soprattutto naturalezza ed è per questo che la sua figura è un po’ ciondolante, proprio perché così segue il senso della "sua" curva. Ritorna il sorriso anche sul volto di Irene Curtoni, autrice di un’ottima seconda manche, sempre "sul pezzo", senza interruzioni nell’azione condotta all’attacco su un tracciato tencico, angolato ma fluido. Ventisettesima dopo la prima manche, ha concluso in quindicesima posizione. Ha invece inforcato Manuela Moelgg. Comunque, tre atlete nelle prime quindici è un bel passo avanti rispetto a Kuehtai. fa bene al morale. Prossimo slalom a Flachau: ci vuole la controporva!

RANK BIB NAME NAT RUN 1 RK1 RUN 2 RK2 TOTAL DIFF
1 7 SHIFFRIN Mikaela

 

USA

56.88 1 59.78 1 1:56.66  
2 6 ZETTEL Kathrin

 

AUT

+0.80 2 +0.88 2 1:58.34 +1.68
3 13 LOESETH Nina

 

NOR

+1.69 4 +1.10 4 1:59.45 +2.79
4 5 HANSDOTTER Frida

 

SWE

+2.15 8 +1.12 5 1:59.93 +3.27
5 1 MAZE Tina

 

SLO

+1.75 5 +1.75 8 2:00.16 +3.50
6 28 MIELZYNSKI Erin

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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