Quattordicesima vittoria in slalom, 27esima in totale, 64 podi su 135 gare effettuate. Questi numeri la dicono tutta sulla stoffa di Marcel Hircher, che annienta gli avversari anche nello slalom di Zagabria, vinto con 81/100 sul rivale di semprte Felix Neureuther, che rimane al comando della classifica di specialitò con 4 punticini sull’austriaco e sulla novità di giornata, il norvegese Solevaag, classe ’91, quarto a Levi e niente di più eclatante nella sua carriera di salomista. Ma la sua seconda prova è stata seconda solo a quella di Muffat Jeandet, sceso tra i primi nella manche conclusiva. Hirscher, dicevamo, ha portato a casa l’ennesima vittoria, sciando nella seconda prova, con un’intelligenza tecnico-tattica impeccabile. Ha tirato su il piedino soltanto nelle ultime 10 porte, pericolose e infide, passando a un metro dai pali. ma sapeva che fino a quel tratto aveva sciato alla grande. I campioni più grandi sciano così!
Sempre bella la sciata di Felix Neureuther che ha differenza dell’austriaco ha patito maggiormente la prima metà del tracciato per poi sfogarsi nel finale dove è riusvito a recuperare il ritardo lieve che aveva accumulato nei confronti del giovane norvegese. E’ rimasto invece a bocca asciutta lo svedese Hargin, secondo a metà gara, ma non ha voluto rischiare o non è proprio riuscito a afruttare la sua sciata precisa su una neve che dopo la discesa di 29 atleti non era più liscia. Peccato per l’inforcata dell’americano David Chodounsky, splendido terzo nella prima manche. Avrebbe voluto regalare il suo pensiero ai due atleti americani delle squadre giovanili, che sono rimasti sotto una valanga ieri a Sölden senza riuscire a sopravvivere. Alle spalle dello svedese, il russo Alexander Khoroshlov, quinto per colpa di un errore a tre porte dal traguardo che gli ha fatto perdere un podio sicuro. Poi lo svedese Axel Baec, tornato definitivamente tra i protagonisti dei rapid gates dopo un paio d’anni di buio, rispetto a quando si era presentato al cancelletto ancora senza barba, facendo vedere gare maiuscole. Ma d’altra parte la Svezia in slalom fa proprio scuola: ben sette atleti qualificati per la seconda manche!
Stefano Gross ha fatto la migliore gara dell’anno, sia come atteggiamento che come risultato, un settimo posto che, speriamo gli regali più convinzione, perché dal punto di vista tecnico non è lontano dall’eccellenza. Deve soltano eliminare il solito errore che macchia delle manche egregie.
La gara di Manfred Moelgg è stata esemplare. Lasciamo perdere la posizione e il ritardo, ma già sarebbe stato un grande risultato superare la barriera dei 30. Manni si è qualificato col sedicesimo tempo ed ha mantenuto la posizione. Lo abbiamo visto un po’ arrugginito soprattutto nella fase finale della manche, vuoi anche per la fatica che ha colpito anche i ventenni, vuoi per tagliare il traguardo e mettere pali nelle gambe. Bravo, davvero bravo! Patrick Thaler i pali li ha, ma gli è mancata proprio la benzina sul finire, dopo una seconda manche di altissimo livello. E’ saltato, scivolando via sull’interno, non riuscendo più a trovare la via per districarsi in una selva di pali che sul piano, il tracciatore ha voluto angolare forse eccessivamente. Diversi atleti ci hanno rimesso le penne proprio in vista del traguardo (solo 22 gli atleti classificati), tra questi, Kristoffersen, Zampa, Niederberger, Missilier e Norbotten.
Ranking
RANK | BIB | NAME | NAT | RUN 1 | RK1 | RUN 2 | RK2 | TOTAL | DIFF |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | HIRSCHER Marcel |
AUT |
57.26 | 1 | +0.21 | 4 | 1:55.96 | |
2 | 6 | NEUREUTHER Felix |
GER |
+0.87 | 4 | +0.15 | 3 | 1:56.77 | +0.81 |
3 | 18 | SOLEVAAG Sebastian-Foss |
NOR |
+1.22 | 8 | +0.03 | 2 | 1:57.00 | +1.04 |
4 | 3 | HARGIN Mattias |
SWE |
+0.77 | 2 | +0.83 | 12 | 1:57.35 | +1.39 |
5 | 11 | KHOROSHILOV Alexander |
RUS |
+0.99 | 6 | +0.68 | 9 | 1:57.42 | +1.46 |
6 | 15 |
|
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