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SL P St. Moritz: Shiffrin su Vlhova

La finale più logica e la conclusione più ovvia: vince il parallelo di St. Moritz Mikaela Shiffrin che batte nel match conclusivo Petra Vlhova, replay dello scorso anno. Ma questa volta c’è stata più suspance dal momento che l’americana, partita avanti, ha commesso l’unico errorino di giornata sul secondo salto, facendo balzare in testa Petra. Poi, senza andare in confusione, ha innescato il turbo e ha portato a casa la vittoria numero 48 (68esimo podio).  A Wendy Holdener l’onore del terzo posto conquistato ai danni della sorpresa austriaca Katia Liensberger, ma già strafelice per aver ottenuto il miglior risultato in carriera. E’ andata oltre ogni misura invece a Wendy che si è qualificata per la seconda fase con il 31esimo posto, su 32 disponibili.

Questa la cronaca del parallelo, che ha visto irene Curtoni arrivare solo fino agli ottavi e Brignone e Costazza al primo turno dei sedicesimi.

In semifinale: a Shiffrin tocca l’otsider di giornata, l’austriaca Liensberger che non si fa intimidire dalla situazione ma non riesce a contrpaporsi al super potere di Miki. Bellissima la sfida Petra Vlhova- Wendy Holdener risolta dall’atleta slovacca oer soli 2 centesimi.
La semifinale B
ha stabilito il ranking della classifica finale di gara con 4 atlete a contendersi un posto tra la quinta e l’ottava posizione. E’ finita così: 5a Nina Haver-Loeseth, 6a Stephanie Brunner, 7a Erin Mielzynski, 8a Lena Duerr.


Ai quarti
Shiffrin inizia a fare sul serio facendo segnare il miglior tempo di gara nella sfida con la norvegese Haver- Loeseth. Poi l’austriaca Liensberger a sopresa batte la Mielsynski. Eletrizzante il match tra Vlhova e Brunner, andato a vantaggio dell’atleta slovacca, mentre Holdener non ha avuto problemi a battere la tedesca Duerr

Agli ottavi nessun problema per Mikaela Shiffrin che fa fuori la Holtmann dietro per 62/100. Passano anche Haver-Loeseth, Mielzynski, Liensberger (su Truppe), Brunner, Vlhova, Duerr e Holdener che fa fuori Irene Curtoni.
Nel primo turno dei sedicesimi, fase con doppia mance, l’unico turno emozionante si è avuto con la sfida tra Frida Hansdotter e l’elvetica Wendy Holdener. Un confronto maledetto, provocato dalla formula delle qualifiche, dove l’elvetica si era qualificata solo con il 31esimo tempo. Purtroppo la scena ha perduto una certa protagonista, Frida che ha perduto il match.
Federica Brignone
è stata eliminata ai sedicesimi dalla francese Adeline Mugnier, più atletica dell’Azzurra soprattutto nella prima manche che aveva vinto per 3 decimi. Nel ritorno Fede è riuscitaa rosichiare solo 8 centesimi. Chiara Costazza ha avuto la peggio con la forte Katharina Truppe: uscita nell’andata, nel ritorno ha tagliato il traguardo con una differenza di una porta e mezza, a + 1″41.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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