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SL Santa Caterina: la risposta di Hirscher

Non ci sono più parole per descrivere la grandiosità di Marcel Hirscher . Una manche stupefacente, la migliore, frutto sia della sua immensa classe, ma anche dell’orgoglio. Insomma, questo Kristoffersen, o meglio, quel moccioso di Henrik, comincia a darlgi

Il norvegese Henrik Kristoffersen nello slalom di Santa Caterina Valfurva
Il norvegese Henrik Kristoffersen nello slalom di Santa Caterina Valfurva

fastidio: “Meglio dargli una lezione” anche per fargli capire bene chi è il numero uno. Scherzi agonistici, naturalmente! Morale: l’austriaco ha dato 24/100 in questa manche al talento norvegese e si è guadagnato l’ennesimo successo. Eppure Henrik, non è che si sia risparmiato: dopo una partenza un po’ così, ha ripreso una gran lena nella parte centrale, poi si è arreso al finale pazzesco dell’austriaco. ma, tanto di cappello a questo… moccioso! Il russo Alezander Khoroshilov alla fine ha

Ski World Cup 2015-2016. Alexanser Hhoroshilov (rus) Santa Caterina, Italy. 6/1/2016. Mens slalom Pentaphoto Alessandro Trovati.
Ski World Cup 2015-2016. Alexanser Hhoroshilov (rus)
Santa Caterina, Italy. 6/1/2016. Mens slalom
Pentaphoto Alessandro Trovati.

tenuto. Nulla ha potuto con quei due mostri là davanti, ma sul podio c’è salito ottenendo il terzo posto a soli 32/100 dalla vetta.

E’ stato bello rivedere il tedesco Firtz Dopfer,  finalmente in palla (positiva) rispetto alle gare precedente, dove sembrava aver smarrito la strada della beltà tecnica. Col quarto tempo di manche ha scalato diverse posizioni, ma a parte questo dettaglio, che poco importa per uno che è salito diverse volte sul podio, potrebbe venir fuori nelle gare top di gennaio, quindi Adelboden, Wengem, Kitzbuehel e Schladming. Fritz ha concluso quarto con lo stesso identico tempo finale del suo capitano Felix Neureuther, che evidentemente non se la sta passando benissimo a livello di forma. Ma rimane pur sempre Neureuther, capace di vincere in qualsiasi gara! Bravo Daniel Yule, sesto davanti al vecchio volpone Lizeroux.

GLI ITALIANI

Stefano Gros sdraiato sul traguardo: l'immagine della delusione
Stefano Gros sdraiato sul traguardo: l’immagine della delusione

Stefano Gross (12esimo) aveva la possibilità di scatenarsi nella seconda manche, ma questo non è avvenuto: partito bene, anzi, alla grande, ma poi si è spento, incapace di tenere il ritmo che è andato a spegnersi anziché infuocarsi. Non ha commesso errori, ma se non c’è ripido, Stefano proprio non va.
Patrick Thaler (14esimo) è sceso per primo nella seconda manche e questa la dice lunga sulla sua prima discesa. Una prova comunque molto pulita ed elegante, come sempre, ma il ritardo di 2″04 accumulato nel “primo tempo”, non ha potuto regaragli granchè, se non qualche posizione migliorata, grazie anche all’uscita di scena di alcune giovani e futuri talenti, che sono riusciti a qualificarsi. E’ rimasto in testa fino alla discesa dell’austriaco Marc Digruber, (finito poi nono) classe ’88, che ha fatto gara fotocopia di Marco Schwarz a Campiglio anche se la sua grande manche non è stata premiata con il podio, pur recuperando 12  posizioni.

Gouliano Razzoli al traguardo di Santa caterina: la faccia del rammarico, della delusione!
Gouliano Razzoli al traguardo di Santa caterina: la faccia del rammarico, della delusione!

Giuliano Razzoli (out) ci risiamo: una manche splendida, meritevole di un ingresso nella zona calda della classifica finale, ma a 3 porte dal traguardo il solito errore che lo ha costretto alla squalifica, pur tagliando al traguardo a pelle di leone. Possiamo anche dire che senza quell’errore… ma sta diventando una cantilena davvero antipatica. Diciamo che Giuliano potrà salire sul podio e vincere quando la sua sciata diventerà più sicura e meno in balia della prima difficoltà.
Riccardo Tonetti, 23esimo dopo la prima manche, non si è superato nella seconda, perdendo quota in classifica
Infine, onori allo svedese Emil Johansson che col pettorale 72 è riuscito a qualificarsi col 29esimo tempo per la 2a manche. Una piccola impesa che sottolinea anche come gli uomini di Santa Caterina siano stati bravi a prepaare la pista (qualificati anche i numeri 62, 58 e 53, con Robeto Nani, 65, sfortunato trentunesimo)

Ranking

RANK BIB NAME NAT RUN 1 Rk1 RUN 2 Rk2 TOTAL DIFF
1 7 HIRSCHER Marcel

AUT

+0.10 3 56.11 1 1:54.54
2 6 KRISTOFFERSEN Henrik

NOR

+0.07 2 +0.24 5 1:54.75 +0.21
3 2 KHOROSHILOV Alexander

RUS

58.33 1 +0.42 6 1:54.86 +0.32
4 4 DOPFER Fritz

GER

+1.03 12 +0.14 4 1:55.61 +1.07
4 3 NEUREUTHER Felix

GER

+0.65 6 +0.52 8 1:55.61 +1.07
6 13 YULE Daniel

SUI

+0.61 5 +0.74 12 1:55.79 +1.25
7 11 LIZEROUX Julien

FRA

+0.82 8 +0.66 10 1:55.92 +1.38
8 8 PINTURAULT Alexis

FRA

+0.46 4 +1.11 18 1:56.01 +1.47
9 39 DIGRUBER Marc

AUT

+1.58 21 +0.09 2 1:56.11 +1.57
10 14 FOSS-SOLEVAAG Sebastian

NOR

+0.72 7 +0.98 16 1:56.14 +1.60
11 16 MUFFAT-JEANDET Victor

FRA

+1.26 14 +0.45 7 1:56.15 +1.61
12 1 GROSS Stefano

ITA

+1.36 17 +0.73 11 1:56.53 +1.99
13 27 RYDING Dave

GBR

+1.53 19 +0.58 9 1:56.55 +2.01
14 17 THALER Patrick

ITA

+2.04 30 +0.10 3 1:56.58 +2.04
15 25 LAHDENPERAE Anton

SWE

+1.32 15 +0.90 13 1:56.66 +2.12
16 53 FELLER Manuel

AUT

+1.33 16 +0.95 15 1:56.72 +2.18
17 21 BYGGMARK Jens

SWE

+0.95 9 +1.54 22 1:56.93 +2.39
18 12 GRANGE Jean-Baptiste

FRA

+1.55 20 +1.15 20 1:57.14 +2.60
19 42 MATT Michael

AUT

+1.76 25 +0.98 16 1:57.18 +2.64
20 41 HAUGEN Leif Kristian

NOR

+0.99 10 +1.77 25 1:57.20 +2.66
21 5 HARGIN Mattias

SWE

+1.52 18 +1.30 21 1:57.26 +2.72
22 10 LARSSON Markus

SWE

+1.94 28 +0.90 13 1:57.28 +2.74
23 31 TONETTI Riccardo

ITA

+1.74 24 +1.13 19 1:57.31 +2.77
24 38 STEHLE Dominik

GER

+1.23 13 +1.73 24 1:57.40 +2.86
25 73 JOHANSSON Emil

SWE

+1.95 29 +1.55 23 1:57.94 +3.40
26 58 ZVEJNIEKS Kristaps

LAT

+1.89 27 +1.99 26 1:58.32 +3.78
27 62 ROCHAT Marc

SUI

+1.69 23 +3.97 27 2:00.10 +5.56
26 SCHWARZ Marco

AUT

+1.86 26 DNF
24 AERNI Luca

SUI

+1.00 11 DNF
9 RAZZOLI Giuliano

ITA

+1.64 22 DSQ

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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