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SL Schladming: Kristoffersen doma la furia Hirscher

Ma chi lo ferma più quel diavoletto di un Krsitoffersen. Certo, questa volta la vittoria gliel’ha regalata Felix Neureuther che quest’anno è un altro. Ha inforcato in maniera quasi banale, e fa specie perché non siamo abituati vederlo arrendersi in questo modo. Aveva oltre un secondo su Kristoffersen, poteva gestire, attaccare con intelligenza, invece… Così Henrik, come è già capitato nei precedenti 6 slalom su 5, ha vinto. Proprio così: sette slalom sei vittorie!

SKI WORLD CUP 2015/2016 - - Marcel Hirscher (AUT) , The Nightrace, Slalom, - Schladming (AUT) , 26 JAN , 2016. (Shinichiro Tanaka/Pentaphoto)
SKI WORLD CUP 2015/2016 – – Marcel Hirscher (AUT) , The Nightrace, Slalom, – Schladming (AUT) , 26 JAN , 2016. (Shinichiro Tanaka/Pentaphoto)

Da Marcel Hirscher ci si aspettava una manche indimenticabile e c’è riuscito. Sufficiente per salire sul podio, ma non per vincere. “Solo” la piazza d’onore, ma tanto è conscio che ora come ora stare davanti al norvegese è un’impresa quasi impossibile. C’è profumo di Stenmark… Marcel Ha sciato alla Hirscher, ma qui avrebbe dovuto superarsi ancor di più per poter recuperare lo svantaggio su Henrik. Ha comunque offerto uno spettacolo splendido. Il pubblico è riuscito a godere per un bel po’ e i fumogini si sono accesi. 22esimo dopo la prima manche ha fruito di una pista ben messa, poi, poco dopo la sua discesa, la neve ha cominciato a rovinarsi irrimediabilmente. Ha lasciato qualcosina nella parte finale per un eccesso di piega in tre passaggi.

SKI WORLD CUP 2015/2016 - - Stefano Gross (ITA) , The Nightrace, Slalom, - Schladming (AUT) , 26 JAN , 2016. (Gio Auletta/Pentaphoto)
SKI WORLD CUP 2015/2016 – – Stefano Gross (ITA) , The Nightrace, Slalom, – Schladming (AUT) , 26 JAN , 2016. (Gio Auletta/Pentaphoto)

Peccato per Stefano Gross, secondo a metà gara, ma un errore troppo grave lo ha fato scivolare al sesto posto. Ci ha provato però e questo è l’importante. poi a questi livelli, quando devi tirare come un pazzo, è facile finire nelle pesti. Soprattutto quando sei sotto pressione e hai una sciata che prevede i piedi molto vicini. Sul terzo gradino del podio il russo Khoroshilov, già primo l’anno scorso.
Peccato per Stefano Gross, secondo a metà gara, ma un errore troppo grave lo ha fato scivolare al settimo posto. Ci ha provato però e questo è l’importante. poi a questi livelli, quando devi tirare come un pazzo, è facile finire nelle pesti. Soprattutto quando sei sotto pressione e hai una sciata che prevede i piedi molto vicini. Sul terzo gradino del podio il russo Khoroshilov, già primo l’anno scorso.
Ma riviviamo l’impresa di Marcel.
Quando Fritz Dopfer, terzo a Kitz, che aveva oltre un secondo di vantaggio gli è andato dietro per 58/100, ha iniziato a sperarci. Poi l’inforcata dello svedese Hargin quando pereva solo 18/100 ma aveva davanti a sè l’ultimo tratto, ha cominciato a crederci. Poi Choudounsky: l’americano aveva buttato via tutto già quasi subio e gli occhi di Marcel hanno iniziato a brillare (senza occhiali anti-fog). Quindi Khoroshilov che ha perduto subito 7 decimi, poi altri 5 ed ha chiuso a +15/100. A questo punto la nuvoleta del sogno è comparsa sopra la sua testa. Ma poi è toccato a Henrik Kristoffersen, quel diavoletto di un ragazzino che gli ha inflitto l’ennesimo colpo. Non è stato impeccabile Henrik, ma in questo momento ha una forza tale che anche l’errore più grave scivola via come se niente fosse. Ha tagliato il traguardo 88/100 più di Marcel, ma comunque sufficienti. Che fuoriclase!

Gli altri italiani

Manfred Moelgg avrebbe potuto stare davanti, a Hirscher perché era arrivato nel trato migliore di Marcel con soli 25/100 di ritardo. Nell’ultimo tratto glieli avrebbe quasi certamente presi. Ma ha incrociato le code e il peso è finito irrimediabilmente all’indietro. Ha voluto risalire per tagliare il traguardo e concludere uno slalom che quest’anno lo ha visto uscire tre volte negli ultimi quattro.
Patrick Thaler non ha mai avuto questa chance. E’ uscito dal cancelletto senza verve ed è strano perché le sue seconde manche generalmente sono bellissime. però, senza strafare ha messo in cascina altri punti, grazie a un ottavo posto da non buttare via.

Gli svizzeri, partendo per primi nella seconda, manche, sono riusciti a migliorare un poco la loro classifica. Daniel Yule, partito per primo, ha fatto registrare uno dei migliori tempi di manche ed ha concluso tredicesimo,  mentre Ramon Zenhausern se n’è messi dietro una decina.

Intanto, via Svindal, il rivale di marcel Hirscher è ora Henrik Kristoffersen, perché la differenza è di soli 89 punti. Certo è che dovrebbe misurarsi anche negli ultimi superG per poter cercare di togliere la quinta coppa consecutiva all’austriaco. Attrnzione poi anche a Kjetil Jansrud, che senza il suo capitano potrebbe tornare quello dello scorso anno.

Ranking

RANK BIB NAME NAT RUN 1 Rk1 RUN 2 Rk2 TOTAL DIFF
1 2 KRISTOFFERSEN Henrik

NOR

+1.10 3 +0.88 5 1:42.20
2 4 HIRSCHER Marcel

AUT

+2.59 22 51.92 1 1:42.81 +0.61
3 7 KHOROSHILOV Alexander

RUS

+1.13 4 +1.62 14 1:42.97 +0.77
4 39 STEHLE Dominik

GER

+2.55 21 +0.54 2 1:43.31 +1.11
5 3 DOPFER Fritz

GER

+1.49 7 +1.68 16 1:43.39 +1.19
6 5 GROSS Stefano

ITA

+0.53 2 +2.69 23 1:43.44 +1.24
7 10 FOSS-SOLEVAAG Sebastian

NOR

+1.72 9 +1.57 11 1:43.51 +1.31
8 15 THALER Patrick

ITA

+1.77 10 +1.56 10 1:43.55 +1.35
9 25 NORDBOTTEN Jonathan

NOR

+2.24 13 +1.20 7 1:43.66 +1.46
10 26 DIGRUBER Marc

AUT

+2.77 25 +0.78 4 1:43.77 +1.57
11 16 CHODOUNSKY David

USA

+1.27 5 +2.34 21 1:43.83 +1.63
12 12 LIZEROUX Julien

FRA

+2.07 12 +1.61 13 1:43.90 +1.70
13 13 YULE Daniel

SUI

+3.15 30 +0.54 2 1:43.91 +1.71
14 9 GRANGE Jean-Baptiste

FRA

+2.47 19 +1.30 8 1:43.99 +1.79
15 11 PINTURAULT Alexis

FRA

+1.54 8 +2.43 22 1:44.19 +1.99
16 20 RYDING Dave

GBR

+2.43 18 +1.55 9 1:44.20 +2.00
17 29 ZENHAEUSERN Ramon

SUI

+3.05 29 +1.08 6 1:44.35 +2.15
18 23 LAHDENPERAE Anton

SWE

+2.31 16 +2.07 18 1:44.60 +2.40
19 36 SKUBE Matic

SLO

+2.92 26 +1.62 14 1:44.76 +2.56
20 33 YUASA Naoki

JPN

+2.99 27 +1.57 11 1:44.78 +2.58
20 17 BYGGMARK Jens

SWE

+2.26 15 +2.30 20 1:44.78 +2.58
22 21 BAECK Axel

SWE

+2.52 20 +2.07 18 1:44.81 +2.61
23 27 STRASSER Linus

GER

+3.03 28 +1.90 17 1:45.15 +2.95
24 18 MOELGG Manfred

ITA

+1.85 11 +5.75 24 1:47.82 +5.62
25 8 MUFFAT-JEANDET Victor

FRA

+2.40 17 +13.08 25 1:55.70 +13.50
24 FELLER Manuel

AUT

+2.74 24 DNF
22 AERNI Luca

SUI

+2.72 23 DNF
14 MYHRER Andre

SWE

+2.24 13 DNF
6 HARGIN Mattias

SWE

+1.33 6 DNF
1 NEUREUTHER Felix

GER

48.30 1 DNF

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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