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SL Val d’Isère: nella prima manche Amiez sorprende Kristoffersen

Sarà l’aria di casa ma la prima manche di Steven Amiez è stato un capolavoro tra tecnica e tattica. Una prova da premiare col primo posto provvisorio e con un vantaggio di non poco conto: 32/100 a vafore del 26enne di Courchevel su Henrik Kristoffersen che credeva di aver fatto la manche perfetta.

In realtà ha lottato nel tratto centrale per rimanere dentro perché ha capito che ormai se non si rischia al limite del possibile è difficile vincere. il suo obiettivvo è vincere la coppa di specialità e oggi potrà avvantaggiasi non poco su Clement Noel che ha dovuto dare forfait per la gran botta alla caviglia rimediata nel gigante di ieri.

Finalmente Manuel Feller, detentore della coppa di specialità, è riuscito a portare gli sci al traguardo e si trova al terzo posto con un gap di 66 centesimi, 16 in meno del norvegese Timon Haugan che anticipa il compagno di squadra Atle Lie McGrath di un niente.

Bello. rivedere di nuovo in pista l’austriaco Marco Schwarz che si difende tutto sommato bene anche se gli mancano tanti chilometri nelle gambe: +1″73 tra Ryding e Zubcic al decimo posto.

Alex Vinatzer combina un pasticcio a metà pista e poi è tutto un rincorrere. Non vuole correre rischi e chiude un po’ troppo le curve: paga 2″05. Non per trovare scuse, ma non si può nascondere che nelle ultime due settimane ha dedicato più tempo in terapie per curare una fastidiosissima infezione alla tibia. Sta stringendo i denti!

Stefano Gross col pettorale 32 conclude a +2″53 e riesce a qualificarsi per la seconda. Se scierà come nella prima a pista liscia ha buone possibilità di risalire in classifica perché ha sciato davvero bene. Più difficile l’impresa per Tobias Kastlunger che comunque, con un gap di 3″27, potrà partire per secondo nella run conclusiva prevista alle ore 13:00.

Niente da fare, invece, per Filippo Della Vite che inforca finendo nella lista dei DNF assieme ad altri 16 atleti su 61 partiti.

La classifica della prima manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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