SL Val d’Isère: Pintu formula gigante

Si dice spesso male della “trans agonistica” ma non è sempre così, perché è il momento che sta attraversando il francese Alexis Pinturault. Può commettere anche

100 errori che li supera in un battibaleno, trasformandoli in un vantaggio. Una forma mentale eccezionale che lo  porta al traguardo incurante di qualsiasi difficoltà presente sul percorso. E quello della Val d’Isere ne aveva tante. Eppure, lui che finora ha dimostrato di essere più gigantista, è riuscito a far segnare il miglior tempo anche tra le maglie strette di uno slalom certo non facile. Il tempo del russo

Alexander Khoroschilov sembrava inavvicinabile, eppure Pintu se l’è messo dietro con un vantaggio di 24/100. E Marcel Hirscher? E’ parso un po’ frastornato e confuso da ciò che sta facendo il diretto rivale di Coppa e si è caricato sulle spalle il peso di 74/100 , 22 in più anche di un ritrovato Henrik Kristoffersen.

Poi il nostro Stefano Gross che ha aperto le contese col pettorale numero 1. E’ stato bravo e diligente, peccato solo non abbia mollato gli ormeggi nelle ultime 10 porte, dove poteva fare qualcosina di più. Ma è lì, a mezzo secondo dal podio e l’impresa

non sembra impossibile. Con lui potevano esserci anche Manfred Moelgg e Patrick Thaler ma i due azzurri, dopo un avvio spumeggiante (erano nei pressi di Pinturault) si sono persi nella seconda parte con brusche frenate che li hanno innervositi al punto da non capire che nel tratto conclusivo bisognava cambiare atteggaimento. 1″66 il ritardo di manni, 2″35 quello di Patrick. Giuliano Razzoli in questo periodo va invece lasciato stare. Si è allenato pochissimo a causa di un maledetto infortunio a ottobre ed è per questo che la sua azione, pur precisa, appare molto lenta e macchinosa. Sarebbe importantissimo riuscisse a qualificarsi nella seconda per partire tra i primi con condizione di pista più facile ma è difficile. 2″43 il suo ritardo da Alexis Pinturault.

Dopo i primi 37