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Sl Wengen: Kostelic su tutti

Si è arreso purtroppo. Cristian Deville non è stato libero e sciolto come nella prima manche ed ha sciato in trattenuta fin dalla prima porta della seconda. Pur senza commettere errori gravi ha fatto segnare il 23esimo tempo di manche. Se si considera che Grange, Nordboten e Valencic non hanno superato il traguardo e che Tissot e Hoerl lo hanno tagliato solo per la gloria dopo essersi fermati, non ci sono tante spiegazioni tecniche ma forse solo psicologiche. Eppure grossi blocchi non ne ha, perché comunque tutto ciò che arriva è oro. Insomma, un Deville che quest’anno non avevamo ancora visto. Per carità un sesto posto noin si butta mai via, ma da lui oggi ci dobbiamo attendere altre prospettive, altri risultati. Anche perché per battere Ivica Kostleic bisogna dare il 100 per 100. Un Ivica Kostelic (giunto alla sua 11esima vittoria in slalom) che non smetterà mai di stupirci. Non aveva senso rischiare troppo nella seconda manche, eppure ha controllato dove il pericolo era pià alto e la parte finale gli è bastata per lasciare andare al massimo la sua azione unica per guadagnarsi un altro risultato fantastico. L’austriaco Mario Matt ha fatto la stessa discesa di Cristian ed è scivolato giù dal podio al quarto posto. Ne ha approfittato sia Myhrer che il giovane Fritz Dopfer. Andre Myhrer ha disegnato la sua solita prova diligente, precisa, sempre spregiudicata quanto basta e si è meritato la quarta posizione. Fritz Dopfer ormai è da prendere ufficialmente come uno dei favoriti alla vittoria degli slalom. Ha un’azione sempre un po’ confusa ma dimostra di avere una sensibilità sotto al piede assai rara, un terzo posto per lui di grande pregio. Anche perché se la cava piuttosto bene anche in gigante, come ha dimostrato a Beaver creek, terzo assoluto. Il suo maestro si chiama Felix Neureuther che però gli è stato dietro di 5 centesimi, sempre per colpa di un errore all’ingresso del muro (come Gross) che già aveva commesso nella manche d’apertura. Cos’ha fatto Stefano Gross! Lo sci esterno più alto del cielo all’ingresso del muro, il recupero che inizia sotto al palo e la ripresa ella linea. Un’azione pazzesca, un numero di alta acrobazia e segno inequivocabile di una forma ancora eccezionale! Il suo settimo posto è un segno di forza e non di debolezza. Giuliano Razzoli ha dato qualche segnale di ripresa ma la zona vittoria sembra ancora un poco lontana. Patrick Thaler non ha fatto la seconda manche che ormai tutti si aspettano, ma quando il pendio è quello di Wengen non sempre si può azzeccare la manche della vita. Diciamo diligente e sempre in corsa per migliorare il suo pettorale. Peccato che Manfred Moelgg sia uscito nella pirma manche a poche porte dal traguardo, perché è sembrato in grande condizione. Ci riproveremo a Kitzbühel


Rank Bib FIS Code Name Year Nation Run 1 Run 2 Total Time FIS Points
 1  3  380260 KOSTELIC Ivica  1979  CRO   53.67  52.00  1:45.67  0.00
 2  7  501017 MYHRER Andre  1983  SWE   53.99  52.53  1:46.52  4.91
 3  23  202462 DOPFER Fritz  1987  GER   54.31  52.24  1:46.55  5.08
 4  2  50707 MATT Mario  1979  AUT   53.64  52.95  1:46.59  5.31
 5  4  201702 NEUREUTHER Felix  1984  GER   54.21  52.39  1:46.60  5.37
 6  1  291145 DEVILLE Cristian  1981  ITA   53.66  53.21  1:46.87  6.93
 7  20  293797 GROSS Stefano  1986  ITA   54.46  52.55  1:47.01  7.74
 8  29  194364 PINTURAULT Alexis  1991  FRA   54.78  52.26  1:47.04  7.91
 9  34  421400 MYHRE Lars Elton  1984  NOR   54.09  52.98  1:47.07  8.08
 10  12  501101 BYGGMARK Jens  1985  SWE   54.80  52.43  1:47.23  9.01
 11  8  501223 BAECK Axel  1987  SWE   54.31  52.95  1:47.26  9.18
 12  15  50624 PRANGER Manfred  1978  AUT   54.94  52.51  1:47.45  10.28
 13  22  290732 THALER Patrick  1978  ITA   54.77  52.94  1:47.71  11.78
 14  46  50824 DREIER Christoph  1981  AUT   55.38  52.41  1:47.79  12.24
 15  16  50625 RAICH Benjamin  1978  AUT   54.64  53.19  1:47.83  12.47
 16  10  293098 RAZZOLI Giuliano  1984  ITA   55.25  52.66  1:47.91  12.93
 17  26  511174 VOGEL Markus  1984  SUI   54.76  53.16  1:47.92  12.99
 18  24  500656 LARSSON Markus  1979  SWE   55.46  52.53  1:47.99  13.39
 19  19  102435 JANYK Michael  1982  CAN   55.50  52.50  1:48.00  13.45
 20  9  501111 HARGIN Mattias  1985  SWE   55.10  53.15  1:48.25  14.89
 21  27  102912 SPENCE Brad  1984  CAN   55.76  52.65  1:48.41  15.82
 22  45  192504 MERMILLOD BLONDIN Thomas  1984  FRA   55.43  53.01  1:48.44  15.99
 23  54  51395 DIGRUBER Marc  1988  AUT   55.64  53.00  1:48.64  17.14
 24  37  150644 KRYZL Krystof  1986  CZE   55.60  53.41  1:49.01  19.28
 25  36  193334 RIVAS Gabriel  1986  FRA   55.25  54.13  1:49.38  21.42
 26  30  193347 TISSOT Maxime  1986  FRA   54.91 Tags

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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