E se Moelgg dopo aver fatto segnare il miglior intertempo non fosse decollato alla prima porta del muro finale? E se Giuliano Razzoli dopo aver fatto segnare il secondo miglior intertempo non fosse scivolato all’ingresso del muro? Dai, per una volta facciamo che con i se e i ma la storia può cambiare! Difesa debole, debolissima d’accordo, ma chiunque abbia visto i due slalomisti azzurri dal cancelletto fino a quel muro maledetto, si è alzato in piedi col cuore in gola e gli occhi sgranati per assistere a una meraviglia. Poi i nervi, la rabbia e insulti al primo che capitava. E ve bè, sarà anche colpa dello slalom, sempre a rischio in ogni momento, ma con una neve del genere il risultato lascia il tempo che trova. per carità, onore e gloria a Ivica Kostelic che non impressiona e non esalta per come scia, ma lascia attoniti per la tranquillità e la semplicità con cui affronta ogni gara. Sembra che i rapid gate siano messi lì solo per divertimento, poiché riesce a superare ogni insidia con grande naturalezza. Chiamiamolo PC perché solo un danneggiamento improbabile del system potrebbe fermarlo. E’ difficile che possa mettere le mani sulla Coppa, anche se oggi ha più punti di tutti, ma può sempre rischiare di farcela. Nello slalom di Adelboden, avrebbe avuto probabilmente la stessa sorte anche con un pettorale più alto, perché sembra l’unico, oggi, a saper sciare con efficacia su qualsiasi tipo di neve e di tracciato. Così anche sulla neve fradicia ha battuto tutti. E non è un caso che il podio si sia completato con due austriaci (Hirscher e Herbst), gli atleti probabilmente più abituati a sciare fin da piccoli su nevi difficili. Un ben tornato anche a Mario Matt, incredibilmente quarto dopo aver conosciuto addirittura l’onta del quarto gruppo. Passiamo ai nostri? Out anche Cristian Deville all’ingresso del muro. L’unico a salvare le penne, ma non l’onore, è stato Gross, classificato nei trenta nella prima manche ma con un ritardo di 17 secondi da Kostelic. Poi ha inforcato nella seconda, pur tagliando regolarmente il traguardo e concludendo al 28esimo posto a + 19 secondi! Comunque bravo perché nello slalom di Wengen potrà avere un pettorale migliore. Non è riuscita l’impresa a Giovanni Borsotti rimasto fuori dai trenta per 3 decimi mentre Thaler si è classificato tra gli ultimi e Innerhofer è uscito. Se vogliamo indire processi facciamolo pure, ma con una riflessione: gli Azzurri sanno sciare bene, ma mancano di sicurezza. Quando arriverà questo tassello determinante potremo gioire sul podio.
Ordine d’arrivo prima manche SL maschile ad Adelboden (Svi)
1 KOSTELIC Ivica 1979 CRO 55.24 55.66 1:50.90
2 HIRSCHER Marcel 1989 AUT 56.02 55.14 1:51.16
3 HERBST Reinfried 1978 AUT 57.68 54.51 1:52.19
4 MATT Mario 1979 AUT 58.07 54.38 1:52.45
5 JANYK Michael 1982 CAN 56.74 55.76 1:52.50
6 NEUREUTHER Felix 1984 GER 57.09 55.56 1:52.65
7 LARSSON Markus 1979 SWE 57.09 55.63 1:52.72
8 MISSILLIER Steve 1984 FRA 57.36 55.48 1:52.84
9 BYGGMARK Jens 1985 SWE 58.02 54.86 1:52.88
10 ZURBRIGGEN Silvan 1981 SUI 57.26 55.64 1:52.90
11 IMBODEN Urs 1975 MDA 58.60 54.56 1:53.16
12 SKUBE Matic 1988 SLO 58.82 54.45 1:53.27
13 HARGIN Mattias 1985 SWE 56.81 56.51 1:53.32
14 PRANGER Manfred 1978 AUT 56.58 56.86 1:53.44
15 BAECK Axel 1987 SWE 58.08 55.46 1:53.54
16 MYHRER Andre 1983 SWE 56.71 56.84 1:53.55
17 SPENCE Brad 1984 CAN 58.78 55.08 1:53.86
18 YUASA Naoki 1983 JPN 58.97 55.00 1:53.97
19 TREJBAL Filip 1985 CZE 58.86 55.40 1:54.26
20 WHITE Trevor 1984 CAN 59.00 55.34 1:54.34
21BERTHOD Marc 1983 SUI 58.55 55.89 1:54.44
22 MURISIER Justin 1992 SUI 58.95 55.67 1:54.62
23 KHOROSHILOV Alexander 1984 RUS 59.02 55.94 1:54.96
24 BRANDENBURG Will 1987 USA 58.85 56.24 1:55.09
25 TISSOT Maxime 1986 FRA 58.82 58.08 1:56.90
26 SASAKI Akira 1981 JPN 58.30 59.77 1:58.07
27 VALENCIC Mitja 1978 SLO 58.58 1:02.74 2:01.32
28 GROSS Stefano 1986 ITA 58.35 1:11.09 2:09.44
Non qualificati:
THALER Patrick 1984 ITA
BORSOTTI Giovanni 1990 ITA
Ritirati:
MOELGG Manfred 1982 ITA
RAZZOLI Giuliano 1984 ITA
DEVILLE Cristian 1981 ITA
INNERHOFER Christoph 1984 ITA
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