Gare

Slalom Chamonix, il Kristoffersen indiavolato!

Nella prima manche del secondo slalom di Chamonix, c’è un Henrik Kristoffersen indiavolato! Quello che eravamo abituati a vedere nelle sfide con Marcel Hirscher. E se qualche avversario contava che si fosse perso, non è così.

Il Norvegese ha impresso un ritmo incredibile e questa volta non ha commesso alcun errore. Solo una sbavatura commessa a metà di un tracciato infarcito di figure. Alle sue spalle Alexis Pinturault perde 23/100 perché la sua parte conclusiva è stata da manuale.

Nelle ultime 15 porte ha recuperato 4 decimi a Henrik. Marco Schwarz è terzo a 44 centesimi, quindi ancora perfettamente in linea per attaccare la sua terza vittoria di stagione. Così come lo è Fabio Gstrein che cresce di gara in gara. Si trova al quarto posto a 0,58 da Krisotffersen. Tra i due austriaci si è però inserito Luca Aerni partito col 20, a conferma del suo stato di forma straordinario. Prima di Strasser, settimo (+0,82), si è in filato il bulgaro Albert Popov che è sempre divertentissimo da vedere per quella sua sciata straripante di dinamicità

Molto meglio, oggi gli Azzurri. Stefano Gross, con una pista che tiene molto più di ieri, è nono a soli 86 centesimi dal miglior tempo a 4 decimi dal podio Si trova al nono posto. Anche Alex Vinatzer non se l’è cavata per niente male, tra i migliori nella parte finale dove ha recuperato un decimo al leader. Alex perde 1″05 ed è 13esimo, due posizioni meglio di Razzoli che è stato bravo col 31 a piazzarsi in 16esima piazza a +1″22. Poi Maurberger +1″65 e Moelgg +1″72, un poco più indietro ma anche loro sono riusciti a qualificarsi per la seconda manche con un disavanzo che non è poi così impossibile. Aerni insegna! Fuori dopo pochissime porte, invece, Tommaso Sala, come a dire, addio sogni Mondiali. Stesso discroso per Riccardo Tonetti, che stava sciando bene e avrebbe potuto anche centrare la qualfica se non avesse inforcato in fondo al muro

Fuori gioco il trionfatore di ieri Clement Noel. Il fenomeno francese se taglia il traguardo è quasi sempre nei premi, altrimenti non si vede proprio con una sciata che forse è sempre al limite, o quantomeno a rischio. oggi si è praticamente fermato e ha ripreso a correre sperando in un miracolo che non c’è stato: +2″77, fuori dai trenta.

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).