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Slalom Chamonix: la super manche di Stefano Gross

Ti aspetti Vinatzer e Maurberger e invece ti spunta fuori Stefano Gross, formula Val d’isère che nella prima di Chamonix disegna una super manche! L’unico con un pettorale a doppia cifra, il 20, a fare il tempo!

Al comando c’è il solito elvetico Daniel Yule che va sempre a mille. Suo il miglior tempo grazie alla sua incredibile solidità con movimenti precisi al millimetro e il peso perfettamente centrale. 24 centesimi lo separano da Clement Noel, un poco più sporco in un paio di passaggi, ma poi velocissimo sui piani.

Il suo capitano Alexis Pinturalut gli copre le spalle al quarto posto con 48/100 da Yule, un centesimo in più di Gross. E se la gode perché Henrik Kristoffersen si è arreso a 4 porte dal traguardo, inforcando in maniera abbastanza banale. Ma capita. Come forse è accaduto all’influenzato Alex Vinatzer.

Si è fermato a metà percorso, l’Azzurro, quando però pagava già mezzo secondo di ritardo. Le immagini non fanno capire chiaramente se lo sci è passato all’interno di una blu. Ma lui ha avuto questa sensazione. Anzi ne è assolutamente sicuro.

Non avrebbe comunque portato a termine una grande manche. Lento come mai lo abbiamo visto. Ma questa mattina, in riscaldamento, non riusciva a stare in piedi.

Si è tolto il pettorale e se n’è tornato subito a letto dove ha passato gli ultimi 4 giorni.
Si è vista invece molto bene l’inforcata di Simon Maurberger, Cose che capitano. E così pure quella di Giuliano Razzoli e questa proprio non ci voleva!

Al quinto posto c’è il norvegese Sebastian Solevaag bravo a realizzare lo stesso tempo di Marco Schwarz ma siamo già a 82 centesimi di ritardo. Su un percorso così corto non sarà facile recuperare. Poco più indietro c’è Ramon Zenhaeusern che non ha sfruttato bene un tracciato sulla carta a lui favorevole. Quindi, all’ottavo c’è il russo Khoroshilov che bene si è trovato nel disegno composto dal suo allenatore. È l’ultimo atleta a rimanere sotto al secondo con un più 90/100.

Il terreno non ha retto perfettamente anche se gli organizzatori, con quella poca neve che avevano a disposizione, sono riusciti a rendere il terreno una lastra di marmo.

Qualche passaggio si è spaccato inevitabilmente e non ci sono stati molti inserimenti da dietro. Per questo la performance di Stefano Gross vale doppio!

Molto bravo anche l’austriaco Adrian Pertl, il nuovo che avanza (classe ’96), che ha concluso nono a +1″01. Impossibile fare meglio con quelle condizioni di pista. Si sono formati scalini pazzeschi perché la crosto di ghiaccio non ha retto! Considerando che la media di ritardo degli atleti con quei numeri è di 2 secondi.

Bravo Tommaso Sala che col 42 riesce con molte probabilità a qualificarsi per la seconda. Attualmente è 22esimo a +1″94 quando mancano ancora 25 atleti (11 sono usciti). Ma ancora più bravo è stato Riccardo Tonetti che col 55 ha fatto il 18esimo tempo. E se Dio vorrà nella seconda vedremo anche Federcio liberatore che è 30esimo 1uando mancano 10 atleti

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).