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Slalom donne: Schild l’invincibile!

Se non avesse vinto l’oro sarebbe stata un’ingiustizia, perché quest’anno l’austriaca Marlies Schild è sempre stata la più forte. Dopo quella tecnica è arrivata così anche la giustizia divina ed è riuscita a stra-vincere l’oro battendo la compagna di squadra Kathrin Zettel, tornata ai fasti di un tempo. Una medaglia avrebbe dovuto vincerla la finlandese Tanja Poutiainen, ma nonostante una seconda manche pregevole, a poche porte dal traguardo è decollata per un arretramento e il tempo perduto l’ha fatta retrocedere al sesto posto, con un totale identico a quello fatto registrare da Manuela Moelgg, che era nona dopo la prima frazione. Grazie a questo gravissimo errore che le ha privato almeno l’argento, la svedese Pietilae-Holmner, bravissima per tutta la manche finale, ha vinto la medaglia di bronzo, lasciando l’idola di casa Maria Riesch al quarto posto.
Finisce così il Mondiale per le ragazze che hanno dato vita a ottime performances. L’Austria ha letteralmente dominato vincendo Superg e Discesa con la Goergl, supercombinata con la Fenninger e lo slalom di oggi con la Schild. ha mancato il podio solo nel gigante. Quello splendido gigante che ha visto Federica Brignone vincere l’argento. Praticamente un sogno magnifico. La sfida tanto attesa tra Lindsey Vonne  Maria Riesch ha decisamente deluso. Una medaglia  a testa, argento per Lindsey, bronzo per Maria in discesa, è poco altro se non una difesa di appello per mal di testa e influenze varie. Hanno deluso un po le francesi, assenti nella velocità, e deludenti in gigante, che avrebbe dovuto essere vinto da Tessa Worley, comunque brava per aver conquistato almeno il bronzo al termine di un recupero prodigioso. La regina, non ci sono dubbi, è Elisabeth Goergl che aveva cantato, scritto e musicato l’inno dei Mondiali. Se lo sentiva? Per i nostri colori, ave a te o Federica e un premio alla regolarità e impegno a Manuela Moelgg, sesta in slalom e i gigante, e alla dolce Denise Karbon, che ha sfiorato il bronzo in gigante, ma regalandoci la certezza che ora può lottare nuovamente per vincere. 
Tornando allo slalom di oggi, Irene Curtoni si è ben coportata nella seconda manche concludendo all’undicesimo posto, mentre Nicole Gius si è fermata alla ventesima. Era uscita nella prima manche Federica Brignone

Rank Bib FIS Code Name Year Nation Run 1 Run 2 Total Time
 1  1  55590 SCHILD Marlies  1981  AUT   52.69  53.10  1:45.79
 2  5  55838 ZETTEL Kathrin  1986  AUT   53.30  52.83  1:46.13
 3  3  505760 PIETILAE-HOLMNER Maria  1986  SWE   53.48  52.96  1:46.44
 4  4  206001 RIESCH Maria  1984  GER   53.49  53.64  1:47.13
 5  8  565243 MAZE Tina  1983  SLO   54.26  53.29  1:47.55
 6  13  296259 MOELGG Manuela  1983  ITA   54.37  53.28  1:47.65
 6  6  185140 POUTIAINEN Tanja  1980  FIN   52.90  54.75  1:47.65
 8  19  505679 HANSDOTTER Frida  1985  SWE   54.66  53.18  1:47.84
 9  2  196806 NOENS Nastasia  1988  FRA   54.56  53.62  1:48.18
 10  15  705287 ZUZULOVA Veronika  1984  SVK   55.25  52.94  1:48.19
 11  34  296509 CURTONI Irene  1985  ITA   55.25  53.25  1:48.50
 12  7  155415 ZAHROBSKA Sarka  1985  CZE   55.11  53.65  1:48.76
 13  16  196928 WORLEY Tessa  1989  FRA   55.47  53.34  1:48.81
 14  25  196726 BARTHET Anne-Sophie  1988  FRA   55.80  53.04  1:48.84
 15  18  206035 CHMELAR Fanny  1985  GER   55.07  54.02  1:49.09
 16  36  106961 MIELZYNSKI Erin  1990  CAN   57.36  52.07  1:49.43
 17  20  385032 JELUSIC Ana  1986  CRO   56.27  53.17  1:49.44
 18  11  55690 HOSP Nicole  1983  AUT   54.22  55.24  1:49.46
 19  32  537772 STIEGLER Resi  1985  USA   56.08  53.39  1:49.47
 20  21  295435 GIUS Nicole  1980  ITA   55.97  53.55  1:49.52
 21  28  106633 GOODMAN Anna  1986  CAN   56.97  52.98  1:49.95
 21  24  515997 FEIERABEND Denise  1989  SUI   55.68  54.27  1:49.95
 23  10  205168 DUERR Katharina  1989  GER   56.68  53.45  1:50.13
 24  29  506341 WIKSTROEM Emelie  1992  SWE   56.72  53.47  1:50.19
 25  9  195972 AUBERT Sandrine  1982  FRA   55.47  55.18  1:50.65
 26  46  705349 GANTNEROVA Jana  1989  SVK   57.57  54.46  1:52.03
 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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