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Slalom Levi: la solita Lena Duerr comanda la prima manche

Slalom Levi: la solita Lena Duerr comanda la prima manche
Nello slalom di apertura di Levi, le protagoniste sono sempre le stesse, nessuna sorpresa, nessuna novità, almeno in questa prima run. In una manche abbastanza semplice, l’aspetto tecnico più difficile era riempire gli spazi specie nella prima parte di gara, pianeggiante e con ampi spazi e saper cambiare ritmo sul muro. Uno slalom più da interpretare che da sciare!

Ed è qui che la tedesca Lena Duerr ha saputo fare la differenza, probabilmente avvantaggiata dalla tracciatura del suo allenatore. Nel terzo settore ha dato mezzo secondo alle sue immediate inseguitrici. Alle sue spalle c’è la svedese Anna Swenn Larsson seconda a 45/100, scesa col 12, fatto da rimarcare per non pensare che la pista si sia rovinata immediatamente.

Il terzo posto virtuale è conteso tra Mikaela Shiffrin, +0,55 e Petra Vlhova, +0,57. Attaccate dalla slovena Ana Bucik e dall’elvetica Wendy Holdener appaiate al quinto posto a +0,61 centesimi. Tra le big mancano Michelle Gisin che è uscita verso la fine del muro come l’americana Paula Moltzan.

Straordinario il settimo posto di Zrinka Ljutic che rischia di essere la novità della stagione. Dopo un po’ di gavetta nei suoi primi due anni di coppa e tanta Europa, eccola mantenere le premesse: solo 77 i centesimi da recuperare. Niente male anche la prova delle svedesina Hanna Aronsson Elfman ottava pur partendo col 36 a +1″06. È riuscita a precedere Sara Hector nona a pari merito con la sorprendente britannica Charlie Guest, a +1,08 . Sale a +1″12 il ritardo quello della norvegese Stjernesund e a +1″24 quello della croata Lena Popovic.

Spicca il ritardo di Katarhina Lienseberger scesa con un’impostazione tecnica nuova, che evidentemente non ha ancora assimilato. La cura tecnica di Livio Magoni uscirà più avanti, perché per il momento la sciata non è più naturale e istintiva ma molto simile a quella di un istruttore nazionale! È comunque più veloce (15esima) delle compagne Truppe (17°) e a Huber (19°), ma l’austriaca migliore è Chiara Mair, 12esima.

Le Azzurre: Anita Gulli ci fa tornare il sorriso: un’ottima manche premiata col 22esimo tempo. La qualifica c’è ed era l’obiettivo di giornata. Ora quello che riuscirà a raccogliere nella seconda, andrà comunque bene. È però stata l’unica. Lara Della Mea 35esima a +2″74, Vera Tschurtschenthaler 45esima a +3″06, Marta Rossetti 50esima a +3″43.
C’era tanta attesa anche per Lara Colturi scesa col 53: ebbene, esordio da applausi, considerando che ha mancato la qualificazione per un niente. +2″59 il suo ritardo, quindi non è trentesima per soli 9 centesimi.

Sarà una seconda manche molto interessante. Nel menù delle emozioni sarà curioso scoprire se questa volta Lena Duerr riuscirà a conquistare la sua prima vittoria di Coppa, perché quella del city event di Mosca del 2013 non ha certo lo stesso valore. La 31enne germanica più di una volta ha concluso la prima manche in testa, ma le è sempre mancato la zampata finale. Slalom Levi: la solita Slalom Levi: la solita

In aggiornamento…

LA CLASSIFICA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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