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Slalom Lienz, Vhlova non ferma lo strapotere di Mikaela Shiffrin

Non si può dire che non ci abbia provato ma Petra Vlhova non ferma lo strapotere di Mikaela Shiffrin che vince anche lo slalom di Lienz. Per come ha ottenuto la sua 64esima vittoria in Coppa su 91 podi, sembra quasi che nella prima manche abbia passeggiato. Eppure non è che Petra abbia sciato male. Anzi, nel percorso tracciato dal suo allenatore Livio Magoni, ha dato il meglio di sé, sempre precisa, puntuale col tempo. Ma Shiffrin è un’altra cosa. 61 i centesimi di vantaggio sulla slovacca!

Nessuna come lei sa creare velocità anche quando il percorso diventa lento. Quasi avesse dei propulsori che la rilanciano.

Sul terzo gradino del podio sbandiera la croce bianca nel rosso di Michelle Gisin. Proprio così perché Wendy Holdener, che aveva superato il traguardo con un tempo inferiore, aveva in realtà inforcato, facendo così la gnorri. Non è da lei.

È il primo podio in carriera in slalom per Michelle. Complimentoni. Quel gradino poteva essere di Katharina Liensberger, come ieri, ma l’austriaca ha sbagliato proprio nelle ultime porte. Non un errore tecnico, ma tattico, ovvero, di interpretazione. Disastroso invece, il mistake commesso da Nina Haver-Loeseth, finita dal terzo posto della prima al 19esimo.

La Germania invece, applaude una ritrovata Christina Ackermann che salì sul suo primo podio (3 in totale) nel 2010 a Semmering. Con una gran bella seconda manche ha confermato che il quarto posto ottenuto a Killington non era capitato per caso. Oggi quinta, alle

Si danna invece, l’anima, la canadese Laurence St. Germain, tanto brava nella prima a concludere al quinto posto, tanto sciupona nella run conclusiva che l’ha vista scivolare al nono posto.

La migliore Azzurra è risultata Federica Brignone, 13esima, dunque, punti preziosi per mantenere la seconda posizione nella classifica generale. L’impressione è che Federica sia più solida tra i rapid gates, quindi meno incline all’uscita. Poi sciare sui livelli delle top ce ne vuole ancora un po’. Ma questo significherebbe dedicarsi anima e corpo alla specialità e questo non le è per il momento possibile.

Alle sue spalle Irene Curtoni. Primi punti Coppa per Lara Della Mea. La tarvisiana, fuori dalle 30 a Levi, uscita a Killington, è finalmente riuscita a guadagnarsi un posto nella seconda manche concludendo al 24esimo posto.

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).