Nel secondo gigante parallelo della tappa cinese di Coppa del Mondo arriva il trionfo di Mirko Felicetti, che torna sul gradino più alto del podio quattro anni dopo Blue Mountain, quando il 29 febbraio 2020 firmò il suo unico successo in carriera, sempre in gigante. Accanto a lui c’è ancora Maurizio Bormolini, terzo, capace di confermarsi ai vertici con una costanza che ormai è marchio di fabbrica: per il livignasco, leader della classifica generale, si tratta del ventesimo podio individuale, equamente diviso tra gigante e slalom.
La giornata azzurra si era già annunciata nelle qualificazioni, con Felicetti e Bormolini davanti a tutti: primo e secondo tempo, a certificare una superiorità netta. Nel tabellone principale il fassano ha aperto la strada eliminando Tim Mastnak e Andreas Prommegger, mentre Bormolini ha interrotto la corsa di Alexander Payer e di Aaron March, reduce dal podio di gara 1 e quinto nella seconda sfida cinese.
Da lì in avanti, il parallelo si è trasformato in un Italia-Germania. Felicetti ha domato Elias Huber in semifinale, poi nel duello decisivo con Stefan Baumeister la gara si è decisa sull’errore del tedesco, che gli ha consegnato il trionfo: il secondo della carriera, il tredicesimo podio complessivo e una risposta potente dopo il quarto posto del giorno precedente.
Per Bormolini, invece, tutto si è complicato in semifinale, quando una sbavatura contro Baumeister ha interrotto la sua corsa verso la finalissima. Ma il livignasco non ha lasciato spazio ai dubbi nella small final, dominata contro Huber e chiusa con un terzo posto pesante per continuità e classifica generale.
Più indietro gli altri azzurri: Gabriel Messner e Daniel Bagozza si sono fermati negli ottavi contro Benjamin Karl e Fabian Obmann, chiudendo rispettivamente nono e decimo.
A fine giornata Felicetti ha raccontato la sua felicità con parole semplici e nette: «È una vittoria che vale tutto. Ho cambiato materiali e sono molto contento. Quando le cose vanno bene, tutto sembra più facile. Dopo il quarto posto di ieri ho dato il massimo. Sono felice per me, per chi mi supporta, per il team. E ora si torna in Europa a mangiare un po’ di pasta».
Sul fronte femminile si spezza invece nei quarti la corsa delle azzurre. Lucia Dalmasso, vincitrice di gara 1, è incappata in un errore che ha spianato la strada all’austriaca Sabine Payer; Elisa Caffont, miglior tempo in qualificazione, si è dovuta arrendere a Julie Zogg; e Jasmin Coratti si è fermata contro Zuzana Maderova. In batteria le tre italiane avevano superato rispettivamente Aurelie Moisan, Xinhui Bai e Flurina Bätschi, ma la fase centrale del tabellone ha cambiato il copione: Caffont e Dalmasso chiudono quinte, Coratti subito dietro.
La vittoria va alla giapponese Tsubaki Miki, che supera Zogg nella big final; Payer completa il podio battendo Maderova per il terzo posto.
Nel turno di qualificazione del mattino si erano invece fermati Edwin Coratti, Tommy Rabanser, Marco Hofer e Fabian Lantschner tra gli uomini, mentre Elisa Fava e Sofia Valle non sono riuscite ad avanzare nella gara femminile.
Dopo le prime due prove della stagione, la classifica generale sorride all’Italia: Bormolini guida con 160 punti, dieci in più su Felicetti. Tra le donne, Dalmasso e Miki condividono la vetta con 140 punti, seguite da Caffont e Zogg a quota 125.
Il circuito ora torna in Europa: sabato 13 dicembre Cortina d’Ampezzo ospiterà il terzo gigante parallelo, con le fasi finali in programma dalle 17.30.






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