Roland Fischnaller guida la squadra azzurra che si appresta a dare l’assalto al podio nel gigante parallelo che apre giovedì 15 dicembre la Coppa del mondo di snowboard sulla pista di Pra di Tori di Carezza. Il trentaseienne alpino di Funes è il decano della specialità con le sue 174 presenze in carriera e si appresta a tornare in pista a distanza di quasi vent’anni dall’esordio avvenuto a Olang nel marzo 1997. Insieme a lui saranno al via nelle qualificazioni in programma alle ore 9 Mirko Felicetti, Aaron March, Christoph Mick, Maurizio Bormolini, Daniele Bagozza, Hannes Hofer, Marc Hofer, Gabriel Messner, Elisa Profanter, Nadya Ochner, Giulia Gaspari. Passeranno i migliori sedici tempi complessivi maschili e femminili ottenuti nelle due run, la fase a eliminazione diretta comincierà alle ore 13 su una sola manche per volta (diretta televisiva su Eurosport2).
“Abbiamo trovato una neve molto aggressiva – spiega Fischnaller, che l’anno scorso ha vinto la Coppa del mondo di slalom -. Sulla Pra di Tori ho vinto due volte su sei edizioni disputate in questo format, è un pendio che mi piace molto, si tratta di uno dei giganti più impegnativi del circuito. La parte iniziale è molto ripida, poi arriva il piano dove bisogna arrivarci con grande velocità, altrimenti rischi di essere sorpassato con grande facilità”.
La preparazione di Roland e dei tecnici per i prossimi due anni è stata particolarmente attenta al gigante che, contrariamente allo slalom, sarà specialità olimpica a PyeongChang 2018. “In primavera ho testato tantissimo in questa specialità, per arrivare ad avere i materiali più competitivi, abbiamo investito tanto, spero servirà. Quest’anno ci metterò tanta passione, cercherò di mantenere un livello alto in slalom e riuscire a fare lo stesso in gigante, i Mondiali di Sierra Nevada sono certamente importanti, ma l’obiettivo principale è arrivare al top in gigante. Disponiamo di una squadra molto forte e giovane, i nostri ragazzi fanno salti enormi in avanti, mentre io faccio solo piccoli passi, forse perchè sono vecchio….Anche i ragazzi della squadra B fanno tempi ottimi, credo che il futuro sia assicurato e qualificarsi per le Olimpiadi sarà dura. Il mio sport mi ha dato così tanto, mi ha cambiato totalmente la vita, senza lo snowboard avrei fatto il pastore in Val Funes, credo che nel mondo non ci sia molta gente che abbia la mia esperienza, vorrei un giorno metterla al servizio dei giovani”.
Al parterre ci potrebbe essere l’esordio ufficiale del piccolo Florian, l’ultimo arrivato in casa Fischnaller. “Sarebbe una splendida sorpresa, mi piacerebbe farlgi un bel regalo!”, poi il discorso si sposta su un sogno nel cassetto. “A dispetto di chi dice che lo snowboard è in crisi, dico che i nostri confini si stanno allargando, ci sono molte nazioni dell’est interessate a organizzare eventi e nei prossimi mesi andremo a gareggiare per esempio in Bulgaria. Cosa cambierei del mio mondo? Mi piacerebbe gareggiare in una specialità che negli Stati Uniti va forte e si chiama banked slalom, si tratta di uno slalom con paraboliche, tipo snowboardcross. Mi divertirei tantissimo…”.
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