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SOCHI / DH L: Paura per Dada

Quel salto doveva essere smussato prima di partire. Invece la giuria se ne è accorta dopo la discesa delle prime tre atlete. E quando, proprio col numero 3, Dada Merighetti è decollata in quel passaggio rimediando una gran botta, la prima prova cronometrata è stata interrotta per smussare il salto, davvero troppo pericoloso.. La finanziera bresciana lamenta un dolore al ginocchio sinistro e attualmente sta effettuando una risonanza, anche se dalle prime informazioni si tratterebbe solamente di una "tirata". Nel pomeriggio verranno effettuati ulteriori accertamenti.
 
Alla ripartenza è stata l’austriaca Anna Fenninger a staccare il miglior tempo davanti alla svizzera Fraenzi Aufdenblatten e all’americana Julia Mancuso. Ventunesima Francesca Marsaglia, prima delle nostre, mentre Nadia Fanchini è finita ventisettesima e Federica Brignone trentasettesima. Oltre alla Merighetti, non ha preso il via Verena Stuffer, che era fra le tre concorrenti già scese prima della interruzione.      

Una pista impegnativa anche quella per la discesa femminile, dove si può fare la differenza. La versione di Nadia Fanchini: "Secondo me bisogna saper assecondare molto bene tutti i dossi e le traverse che ci sono nella parte centrale del tracciato. Se lì si passa bene si porta moltissima velocità per la parte finale e si possono dare distacchi consistenti. Oggi ho fatto il contrario".

Elena Fanchini è finita nelle reti, procurandosi piccole abrasioni sulla fronte, ma niente di serio. "Ho perso la linea e poi ho commesso un errore di valutazione finendo nelle reti. E’ tutta colpa mia. La neve verso mezzogiorno comincia a mollare, ma credo sia normale con queste temperature. Alla mattina invece è perfetta e si può sciare al meglio".

Francesca Marsaglia ha studiato il percorso: "Bisogna interpretare al meglio la parte più tecnica e difficile perché lì si può perdere la gara o forse vincerla. E’ una pista divertente".


Ordine d’arrivo 1a prova DH femminile
1 FENNINGER Anna                1989      AUT      1:41.73     
 2 AUFDENBLATTEN Fraenzi  1981      SUI       1:41.94      +0.21
 3 MANCUSO Julia                   1984      USA      1:42.11      +0.38
 4 WEIRATHER Tina                1989      LIE        1:42.26      +0.53
 5 STERZ Regina                      1985      AUT      1:42.68      +0.95
 6 HOEFL-RIESCH Maria         1984      GER      1:42.80      +1.07
 7 RUIZ CASTILLO Carolina     1981      SPA       1:42.86     +1.13
 8 GUT Lara                              1991      SUI        1:42.91      +1.18
 9 COOK Stacey                       1984      USA       1:43.14      +1.41
 10 HOSP Nicole                      1983      AUT       1:43.19      +1.46

 21 MARSAGLIA Francesca   1990      ITA        1:43.95      +2.22
 27 FANCHINI Nadia                1986      ITA        1:44.54      +2.81
37 BRIGNONE Federica         1990       ITA        1:46.16     +4.43

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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