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Soelden: è della Gut il primo sorriso

Lara Gut conquista Soelden, il primo gigante e l’applauso di tutti. 84/100 di vantaggio su Kathrin Zettel e 1"28 su Viktoria Rebensburg la dicono tutta sulla sua performance. Davvero strepitosa come forse non è mai stata in gigante. Ha fatto tutto alla perfezione: ha saputo leggere il terreno dosando le giuste forze, non ha mai perso la linea e nemmeno la concentrazione, pericolo che poteva raggiungerla considerando i quasi 8 decimi di vantaggio che aveva al termine della prima manche. Non è stata meno efficace la Zettel, stupenda nella manche conclusiva, decisamente più leggera di Rebensburg che è arrivata sul pianoro finale un po’ troppo scarica di velocità. Anna Fenninger è rimasta giù dal podio per 13 centesimi, ma ha saputo rimanere davanti a una Tina Weirather, scesa col pettorale 37, ma addirittura quinta alla fine. Una gran bella soddisfazione per una giovane che è riuscita a rimanere davanti a un’altra baby atlets: l’americana Michaela Shiffrin, sesta e cresciutissima anche in gigante.  I nostri colori sono rimasti distanti. Ma qualche nota positiva c’è e la firma è di Nadia Fanchini, 29esima al termine della prima prova, dodicesima dopo la seconda e conclusiva manche, dove ha realizzato il miglior tempo. E’ un particolare da non trascurare se analizziamo i pettorali di chi ha vinto: 3 Gut, 4 Zettel, 2 Rebensburg, 1 Fenninger. Tale risultato le serve per iniziare la scalata verso il primo gruppo.
Denise Karbon è partita a tutta e rispetto alla Gisin che comandava fino a quel momento guadagnava ben 75 centesimi che poi diventano 15 alla fine del muro e più 85 al traguardo. Noi la leggiamo così: dal punto di vista tecnico c’è, magari non come nell’anno della cinquina, ma c’è; dal punto di fista fisico ha invece ancora bisogno di tempo, tenendo conto che 7 mesi fa si è sottoposta a un’operazione al ginocchio per rimettere a posto i crociati spezzati. Alla vigilia si era detta contenta di finire tra la ventesima e la trentesima posizione. Bè… ha concluso in diciannovesima posizione! 
Federica Brignone (25esima) invece storce il naso. Decima a metà gara ha afforntato la prima parte di gara con la giusta lena, poi sul muro si è presa spazi eccessivi invece di buttare giù le punte e impegnarsi in un’azione graduale ed efficace. Alla fine del muro il verdetto del cronometro l’aveva già condannata, quello del traguardo è stato decisamente impietuoso: ritardo eccessivo provocato da un’azione nervosa e dalle lamine troppo agganciate a una neve soft. Sciando così sul pianoro finale è normale prendere oltre un secondo. Nessuna condanna sportiva però, Fede ha bisogno anche di riprendere il feeling con la competizione, considerando che è dal dicembre scorso che non affronta una gara di Coppa del mondo. 

Le deluse:
Tina Maze (18esima) si è presentata in pista in condizioni a lei inconsuete. Un palo rigido, litigiosa con la neve e con le linee. Una delle peggiori prestazioni degli ultimi anni. Ora, la slovena è un pezzo pregiato di tencica e temperamento, quindi consideriamo questa prima uscita un incidente di percorso

Tessa Worley (21esima) ha confermato di non essere propriamente in forma. Anche in questa manche conclusiva non ha mai praticamente sciato, facendosi portare al traguardo dagli sci, succube di una neve che evidentemente non ama. 

E’ stata una bella gara, corsa sotto uno splendido sole (ricordate la nebbia dell’anno scorso?) e una temperatura lievemente alta (6°c) con una cornice di pubblico notevole. 

Domani tocca agli uomini con prima manche alle 9.30 e seconda alle 12.45

Results

Rank Bib FIS Code Name Year Country Run 1 Run 2 Tot. Time FIS Points
1 3 516138 GUT Lara 1991 SUI 1:09.26 1:15.90 2:25.16 0.00
2 4 55838 ZETTEL Kathrin 1986 AUT 1:10.33 1:15.67 2:26.00 5.15
3 2 205218 REBENSBURG Viktoria 1989 GER 1:10.03 1:16.41 2:26.44 7.85
4 1 55947 FENNINGER Anna 1989 AUT 1:10.09 1:16.48 2:26.57 8.64
5 37 355050 WEIRATHER Tina 1989 LIE 1:11.50 1:15.24 2:26.74 9.69
6 15 6535237 SHIFFRIN Mikaela 1995 USA 1:10.65 1:16.13 2:26.78 9.93
7 24 505760 PIETILAE-HOLMNER Maria 1986 SWE 1:11.51 1:15.56 2:27.07 11.71
8 8 505632 LINDELL-VIKARBY Jessica 1984 SWE 1:11.50 1:15.83 2:27.33 13.30
9 13 515747 GISIN Dominique 1985 SUI 1:12.38 1:14.99 2:27.37 13.55
10 20 105269 GAGNON Marie-Michele 1989 CAN 1:12.20 1:15.20 2:27.40 13.73
11 29 206367 HRONEK Veronique 1991 GER 1:12.46 Tags

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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